Il cinema incontra il sociale, oltre 100 proiezioni a Perugia con PerSo Festival

Perugia ancora al centro di un grande Festival; protagonista del capoluogo sarà, dal 18 al 27 settembre, la settima arte raccontata attraverso le più autorevoli voci internazionali. Perugia Social Film Festival, dopo il successo ottenuto nel 2014 con l’edizione zero, punterà ancora i riflettori sugli aspetti riguardanti il sociale  attraverso l’eco e la dirompenza delle immagini, il panorama del cinema sociale e il delicato universo di problematiche e sfumature a cui è dedicato.

Il Festival, che gode del patrocinio del ministero dei Beni e delle attività culturali, della Regione Umbria, Comune di Perugia, Università di Perugia e Rai Umbria, affronterà i temi del disagio e dell’emarginazione, delle problematiche sociali e delle complesse sfere relazionali che legano gli uomini attraverso una copiosa programmazione con oltre 100 pellicole dislocate nelle quattro sale cinematografiche del centro storico perugino.

Novanta tra registi, produttori e attori, si incontreranno nel cuore dell’acropoli per dar vita ad un Festival unico; dal Giappone al Burkina Faso passando per l’Europa, le fascinazioni dell’arte cinematografica, narrate secondo l’inclinazione culturale di ogni popolo, ‘racconteranno’ al pubblico italiano le visioni, le riflessioni e le complesse realtà sociali che ci circondano.

Tra le opere italiane in concorso, anche lungometraggi, cortometraggi e spot sociali, presente inoltre un’interessante selezione di promo di opere ancora da realizzare il cui premio finale consiste in 5.000 euro. Le opere in concorso al Festival, in cinque differenti categorie, si aggiudicheranno un montepremi complessivo di oltre 20.000 euro.

Uno speciale fuori concorso presenterà al pubblico una retrospettiva dedicata al mondo del lavoro con registi del calibro di Francesca Comenicini, Ken Loach, Michael Glawogger. Tra gli eventi speciali messi a segno da festival, anche un incontro con il regista e sceneggiatore Giuliano Montaldo, già David di Donatello alla carriera che, in occasione della proiezione del suo celebre film “Sacco e Vanzetti” (1971), discuterà sul tema dell’immigrazione.

Non mancheranno dunque incontri ed eventi collaterali come dibattiti e convegni; in programma anche un approfondimento sul rapporto tra disabilità e lavoro, e sulla complessità delle malattie psichiatriche da definire entro nuovi paradigmi culturali in cui la salute mentale possa trovare sostegno tramite una Fondazione che affermi la pienezza della vita di chi ne è affetto.

L’universo del sociale affrontato a partire non solo dall’immagine cinematografica, ma da un festival fatto di incontri per cui vale la pena spendere riflessioni sul mondo circostante.