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Perugia Love Film Festival; anteprima del film con un cast d'eccezione: premiato il regista

Anteprima nazionale del film “Di tutti i colori”, nel cast, attori del calibro di Giancarlo Giannini, Nino Frassica, Paolo Conticini

Perugia Love Film Festival, Sala della Vaccara: anteprima nazionale del film “Di tutti i colori” (secondo titolo “Amore prêt à porter”), coprodotto con la Russia e già presentato a San Pietroburgo e Mosca a ben 62 mila spettatori. In Italia è distribuito da Paradise, in Russia da MGN.

L’occasione è propizia e benaugurante per il percorso del film: lo confermano i precedenti riconoscimenti e il successo arriso alle produzioni presentate nelle passate edizioni. Prima della partecipata proiezione, il vice presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Marco Vinicio Guasticchi, consegna al regista Max Nardari il Grifone del Festival.

Il plot: un giovane di belle speranze accede al mondo del fashion e si afferma, a seguito di una serie di fortunate circostanze. Ma il prezzo da pagare è quello di fingersi gay. Ne seguirà l’innamoramento per una splendida manager russa (Olga, la vicepresidente della maison) e l’immancabile lieto fine, non senza divertenti equivoci e pelose complicità.

Nel cast, attori del calibro di Giancarlo Giannini (amico del Festival e ospite della prima edizione), Nino Frassica, Paolo Conticini, Tosca d’Aquino, la bellissima russa Olga Pogodina (anche coproduttrice). Il film è giocato tutto sul contrasto bugia-verità ed ha il pregio indiscutibile di toccare il tema sensibile dell’omosessualità con mano felice e senza cadere negli abusati luoghi comuni che si reggono sul dileggio e lo scherno sessista. Una colonna musicale, quella di Franco Eco, travolgente; un’ambientazione elegante; eccezionalmente luminosa la fotografia di Giancarlo Ferrando.

“La versione russa – ricordano il regista e la sceneggiatrice – è stata alleggerita di alcuni passaggi. Si sa, infatti, che il quel Paese l’omosessualità è reato. Ma la vicenda è piaciuta perché lieve e intelligente”. Senza contare che il film è uno dei pochissimi che abbia avuto il privilegio di veder realizzato il finale proprio sulla Piazza Rossa.

Qualche intervento a commento della visione, con Guasticchi in gran forma che dichiara la propria predilezione per il “cinepanettone” (mondato dalle parolacce) e spara una battuta, riferita alla politica locale: “Ecco dov’è finito Wladimiro!”, giocando sul fatto che il creatore della maison (Frassica) nel film ha proprio questo nome.

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