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Torna “Perugia Love Film Festival”: le prime visioni, i documentari, libri e l'omaggio a Nino Manfredi

“Perugia Love Film Festival”, giunto alla sua terza edizione. Che si dipanerà, dal 2 al 7 maggio, in qualificate sedi del Centro storico, con adeguata capacità ricettiva, visto il successo decretato alle due precedenti edizioni

Fare cultura, cinema, letteratura, coinvolgere le scuole e le giovani generazioni (uno staff “under 35”) rilanciare turisticamente Perugia (“il Centro di Perugia al centro”) e l’Umbria, dopo gli eventi sismici che ne hanno appannato l’appeal. Questi gli obiettivi di fondo che si ripropone Daniele Corvi, inventore e patròn del “Perugia Love Film Festival”, giunto alla sua terza edizione. Che si dipanerà, dal 2 al 7 maggio, in qualificate sedi del Centro storico, con adeguata capacità ricettiva, visto il successo decretato alle due precedenti edizioni.

Rievocati i fasti trascorsi (nomi di richiamo internazionale: Marco Bellocchio, Pupi Avati, Giancarlo Giannini, Paolo Genovese…) il giovane film maker, sceneggiatore ed esperto di diritto dello spettacolo, passa alle anticipazioni. Citati gli sponsor, tutti del territorio (Metalprogetti, Unipol Sai, PM, Ricom, Satiri), Corvi precisa che non un centesimo viene dalle istituzioni e chiarisce le direttrici della prossima edizione: eventi di rilievo, lanciare un messaggio propositivo di Solidarietà, Perugia sugli scudi e attivo coinvolgimento delle scuole, impegnate anche in un esercizio di scrittura e creatività (le medie cittadine di primo e secondo grado: Foscolo, Pascoli, Carducci, San Paolo e i licei Mariotti, Pieralli, Alessi, Galilei…).

Sarà l’editore Sarapar a seguire il concorso “Sogno d’amore” e a pubblicarne gli esiti. Poi le presentazioni di libri, generalmente presso “La Rosetta”: “Perugia a luci rosse” (di Allegrini), “La concorrenza del fashion system” dello stesso Corvi e “Tre volte te” di Federico Moccia. E i film: di indiscutibile qualità. Cominciando da “Crazy for football” al documentario “Juventus Story” con Giannini voce narrante, fino a Cinema e moda con “Di tutti i colori”, nel cui plot figura un giovane creativo che si finge gay per sfondare nel settore. 

Per il cinema d’autore, “In arte Nino” di Luca Manfredi, “in considerazione che la moglie del grande Nino, Erminia, era legatissima a Perugia”. Poi il fenomeno “Veloce come il vento” e, per la sezione retrospettive, l’intramontabile “Sciuscià”, restaurato e in bobina. Ma le sorprese non finiscono mai e, oltre ai registi, Corvi ha in serbo dei nomi di sicuro richiamo. C’è chi dice Elio Germano, ma per ora si tiene la bocca cucita. Onore alla Metalprogetti, fiore all’occhiello delle aziende perugine, che nella sua sede accoglie una conferenza stampa, cui seguiranno molti e qualificati eventi di questo festival. Giovane e già imitato.

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