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Aspettando San "Gostanzo" tra sapori e saperi, tra saggi e assaggi, tra musica e tradizione della Vetusta

La Galleria Artemisia, l’Accademia del Dónca e Gemellaggio di Gusto bruciano tutti sul tempo e propongono, con due giorni di anticipo sulla ricorrenza, l’evento “Aspettando San Gostanzo: tra saggi e assaggi”. L’idea fa capo alla dinamica gallerista Rita Giacchè che ha pensato di animare le mostre di Mamo, Edo Art e Mauro Tippolotti, in corso presso quello che è ormai rimasto l’unico vero centro d’arte della Vetusta. Per quanto concerne i “saggi” (intesi come conversazione di cultura), sono stati curati dall’antropologa dell’alimentazione Marilena Badolato e da Sandro Allegrini, in veste di peruginologo.

La Badolato ha tracciato la storia di un dolce, carico di significati simbolici e di saperi antichi. Allegrini ha lumeggiato le tradizioni del culto, con annesse le tradizioni popolari dell’occhiolino e i detti nella lingua del Grifo. Gli assaggi del celebre tòrqlo” sono stati offerti da forni di dentro e fuori le mura: Faffa (Pontevalleceppi), Alunni (Ponte San Giovanni), Antica Perugia e Cerquiglini (Monteluce) e La Fontana (via Ulisse Rocchi). Gli assaggi non prevedevano una competizione, ma semplicemente la verifica di prodotti con caratteristiche personalizzate e ugualmente interessanti.

La parte musicale è consistita in stacchetti di trescone e pasquarelle, eseguite all’organetto da Giuseppe Fioroni. Il pomeriggio è stato allietato dalla presenza degli amici Rita Castigli e Aurelio Stoppini in abiti da carnevale. Un trionfo di gusto e di amicizia, un modo di accostarsi alle tradizioni culinarie, linguistiche, storiche e antropologiche dell’Augusta Perusia.

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