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RIPIANI. Non un libro, ma uno snello ed esaustivo baedeker illustra e racconta il quartiere perugino dell’Elce

Si tratta, dichiaratamente, di “appunti per un trekking urbano e per un contributo alla sua storia”

Non un libro, ma uno snello ed esaustivo baedeker, che illustra e racconta il quartiere perugino dell’Elce. S’intitola “…e l’Elce è. Perugia a nord-ovest dell’Arco Etrusco”.

Si tratta, dichiaratamente, di “appunti per un trekking urbano e per un contributo alla sua storia”. Esce nella collana “Geografia Aiser Csen Perugia” a cura dell’instancabile autore-editore Francesco Porzi, fondatore e presidente di “Geografia”, già presidente-fondatore dell’AISER (Associazione Italiana Sciercursionismo Escursionismo Racchetteneve). Splendido 85.enne, diviso fra le scalate a piedi e quelle in mountain bike.

In meno di sessanta fittissime pagine, Francesco delinea il quartiere nella sua genesi, nella storia che si dipana veloce per decenni, specie dal secondo dopoguerra. Ne tratta la configurazione urbanistica, la dimensione sociale, civile, culturale e antropologica, le attività umane, fino alle minime spigolature. Ricordo, ad esempio, che – in fase di redazione – mi chiese qualche osservazione o contributo, come quello sull’identità e sul lavoro di Adriano Massettini, lo scultore open air che ha abbellito viale Zeffirino Faina con le sue opere antropomorfe, in argilla e cellulosa, contestualizzate nella corteccia dei platani o sui muri scrostati che lambiscono il viale.

Non mancano ricordi personali, come quello dedicato ad Alberto Businelli, infaticabile animatore della vita sociale e sportivo-naturalistica dell’Elce. Come non manca una citazione di Giorgio Mencaroni (“Ognuno di noi porta dentro di sé una Perugia diversa”). O il ricordo del 140° anniversario della costruzione della Strada Obbligatoria del Monte Tezio (1880-2020).

Il tutto corredato da preziose cartine con percorsi urbani e naturalistici.

E poi le foto, di ieri e di oggi: chiese, scuole, emergenze di ogni genere costellano le pagine di questa dignitosa operina. Tante le foto in b/n che ne punteggiano la storia. Non meno dei personaggi, fra i quali Nandone Piselli, attore e storico personaggio. Col quale l’Inviato Cittadino ama confrontarsi su storia e storie della Vetusta.

Un opuscolo che, all’esito, risulta più di quello che voleva essere. Un lavoro che meriterebbe una veste editoriale di lusso. Per non dimenticare.

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