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Mostre Città di Castello

Città di Castello, boom di visitatori per il giovane Raffaello a confronto con Signorelli

Oltre 900 visitatori alla mostra allestita alla Pinacoteca comunale che resterà aperta fino al 9 gennaio

Raffaello sbanca. Sono stati oltre 900 nei primi 15 giorni di novembre, gli ingressi alla Pinacoteca comunale di Città di Castello che, fino al 9 gennaio 2020, ospita la mostra "Raffaello giovane e il suo sguardo", promossa da Comitato regionale umbro per le celebrazioni raffaellesche, Comune di Città di Castello e Regione Umbria, e inserita nel calendario delle manifestazioni approvate dal Comitato nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio.

Cuore della mostra è il Gonfalone a doppia faccia di Raffaello, unica sua opera mobile rimasta in Umbria, proveniente dalla Confraternita della Santissima Trinità di Città di Castello, ora conservato in Pinacoteca e prima sottoposto a uno straordinario restauro di reintegrazione estetica direttamente sorvegliato dall’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma. La mostra, curata da Marica Mercalli, già Soprintendente dell’Umbria e ora direttore generale per la sicurezza del Patrimonio culturale del Ministero della cultura, e Laura Teza, professoressa associata di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli studi di Perugia, è realizzata anche con il contributo del Gal Alta Umbria, PAL 2014 - 2020 ‘Umbria lasciati sorprendere’.

In questo percorso espositivo, la Pinacoteca comunale ospita, per la prima volta insieme, tre frammenti del primo dipinto tifernate di Raffaello, la grande tavola de ‘L’Incoronazione di san Nicola da Tolentino’, danneggiata nel terremoto del 1789: l’Eterno e la Vergine, custoditi a Napoli (Museo Nazionale di Capodimonte), e la testa di Angelo, custodita nella Pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia. Per la mostra è stata anche realizzata una ricostruzione virtuale dell’opera, che ne ripropone la fisionomia complessiva ed entrerà a far parte in maniera definitiva del percorso di visita della Pinacoteca.

Tra le opere presenti anche la Madonna della Pace di San Severino Marche, che testimonia l’attenzione di Raffaello verso Signorelli durante la sua crescita artistica tra il 1502 e il 1503, e lo Sposalizio della Vergine (1504), ultima opera realizzata dall’artista in città in cui raggiunge traguardi di impressionante modernità. Proprio dello Sposalizio il maestro Stefano Lazzari della Bottega Artigiana Tifernate sta realizzando una riproduzione fedele, che rimarrà in Pinacoteca e che sta prendendo forma, durante la mostra, davanti agli occhi curiosi dei visitatori.

Di grande fascino anche la sezione in cui sono esposte copie derivate dallo Sposalizio della Vergine oltre che l’unico disegno preparatorio finora noto (Oxford, Ashmolean Museum), con uno studio, sia sul fronte che sul retro, delle teste di fanciulle presenti nel corteo dello Sposalizio.

Anche in questo fine settimana, le visite proseguono e i visitatori potranno dunque acquistare al book shop il catalogo curato da Laura Teza e Marica Mercalli, e pubblicato da Silvana Editoriale. Per visitare la mostra è obbligatorio il Green pass e consigliata la prenotazione:  cultura@ilpoliedro.org, 075 8554202.

Raffaello a Città di Castello, la mostra

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