Città della Pieve inaugura lo spazio dedicato all’arte contemporanea in onore del maestro Kossuth
Ricavato al piano terreno del Palazzo Vescovile, nella principale via Vannucci, accanto all’oratorio che ospita il famoso affresco l’Adorazione dei Magi del Perugino, questo nuovo Spazio dedicato all’arte contemporanea apre al pubblico con l’antologica “Kossuth 1981 - 2009”, visitabile fino al 31 ottobre 2015.
Illustri personaggi della musica, della letteratura e della danza hanno posato per lui, grandi ammiratori della sua arte, tra i quali: Mario Del Monaco, Luciana Savignano, Milva, Valeria Moriconi, Mario Soldati, Sergiu Celibidache, Sandor Vegh, Sierk Schroder, Ottavio Mazzonis, Andrea Jonasson-Strehler, Liliana Cosi, Alessandra Ferri, Massimo Murru, Roberto Bolle..
A presiedere l’evento inaugurale, è stato il critico d’arte Vittorio Sgarbi, estimatore da sempre del maestro e che di lui ha scritto: “La scultura di Kossuth fa continuo riferimento all’astrazione della materia, in particolare della terracotta e del bronzo, alludendo alla purezza assoluta dell’idea che si fa forma. Tutta la scultura greca, romanica, rinascimentale puntava sul colore, sulla policromia. Il tempo in molti casi ha eliminato il colore, come nelle sculture antiche. Kossuth parte già senza colore, acromatico. Ciò presuppone una sintesi mentale e non si dà come conseguenza di un degrado, di una consunzione, ma come perfezione senza colore”.
Nelle cinque sale dello Spazio, l’antologica “Kossuth 1981 - 2009” presenta 78 opere, tra sculture, quadri e disegni, quale fluida narrazione dei momenti significativi del lungo percorso artistico del maestro Kossuth, artista poliedrico che ha iniziato in età matura a dedicarsi all’arte figurativa, dopo un’importante carriera musicale. Per 29 anni Kossuth ha lavorato intensamente dal primo all’ultimo giorno con la stessa passione, lo stesso impegno e piacere.
La mostra presenta le meraviglie di un grande artista, sofisticato e attento: i temi indagati e i diversi materiali usati si mescolano in un percorso senza cronologia, nel rispetto di quell’esigenza di approfondimento ed espressione che ha dominato ogni sua opera. Per Kossuth non esistevano barriere o differenze: i soggetti, la scultura, la pittura e la musica erano “Arte”, ogni aspetto diveniva mezzo per realizzare il proprio mondo. Ha vissuto tutta la vita con grande e profondo amore per ogni aspetto e persona a cui si sia interessato.
È proprio per questo che nelle sue opere domina l’essenza della figura umana, ossessione vitale e fonte ispiratrice di infinite possibilità espressive. Il percorso nello Spazio di Città della Pieve si apre con l’affascinante visione della scultura in bronzo di Roberto Bolle, etoile internazionale, collocata nel cortile del Palazzo Vescovile. Nelle sale attigue si snodano tutti i temi affrontati da Kossuth: i miti, il balletto, il ritratto, la religione, la famiglia.
Il restauro e la mostra sono stati fortemente voluti dell’Associazione Ankamò, promotrice dell’operazione, in collaborazione con il Comune di Città della Pieve e l'Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, nella persona dell’arcivescovo cardinale Gualtiero Bassetti.