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Perugia, una mostra lunga un anno per celebrare il genio di Brajo Fuso

S’intitola “Omaggio a Bettina e a Brajo Fuso” la mostra curata da Francesca Duranti e Andrea Baffoni, su impulso e da un’idea di Massimo Duranti

Mostra-evento al Fuseum di Monte Malbe, sala degli Elleni, proprietà del Sodalizio di San Martino, ormai affidata nelle mani sicure di Gian Maria Fontana di Sacculmino. Che, da Presidente della Fondazione Ecomuseo Colli del Tezio, e da direttore artistico di vaglia, tiene questo lascito di Fuso in linea con la sua vocazione culturale, proponendo eventi tutto l’anno.

S’intitola “Omaggio a Bettina e a Brajo Fuso” la mostra curata da Francesca Duranti e Andrea Baffoni, su impulso e da un’idea di Massimo Duranti. La mostra propone due “outsider”: Rita Albertini, sotto il brand “Diversamente ritratti” e le “Geometrie fantasiose di ferro” di Alberto Brutti, fabbro col pallino dell’arte. In sala anche le sculture di Fuso e l’autoritratto di Bettina. Introducono l’evento le note appassionate di TriTone, un trio formato da Umberto Ugoberti (accordeon), Andrea Agostini (clarinetti) e Francesco Spezia (percussioni).

Rita Albertini, medico chirurgo, allieva di Orfei e sodale dei galleristi Fulli, è qui come esempio di contraltare stilistico a Bettina, in ragione di una forte autonomia espressiva, robustamente antiaccademica.  Onirica e irrealistica Rita, quanto sobria e realistica fu Bettina.

Non per opposizione, ma per analogia, viene proposto il lavoro di Alberto Brutti, che si lega alla creatività sbrigliata e materica di Brajo. Con una vocazione, condivisa, all’esigenza ludica e al riferimento simbolico che nobilita il vile e il quotidiano in una dimensione ascensionale. Tantissimi gli artisti accorsi a far festa al Fuseum: luogo di entusiasmo e meditazione, labirintico e surreale, ricco di fascino e di mistero. Anche in inverno.

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