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Mecenatismo musicale dei Della Corgna tra Cinquecento e Seicento, di Bianca Maria Brumana

SUGLI SCAFFALI. La musicologa Bianca Maria Brumana, figura di spicco dello Studium e instancabile ricercatrice di rango, ha pubblicato il volume “Mecenatismo musicale dei Della Corgna tra Cinquecento e Seicento. Le rime per musica di Cesare Caporali e gli intermedi della Honesta schiava”, Perugia, Morlacchi Editore. Bianca Maria conferma come il mecenatismo musicale abbia rivestito un ruolo determinante nella creazione dell’identità nobiliare dei signori del Rinascimento. Le occasioni celebrative dei Della Corgna – marchesato e poi ducato di Castiglione del Lago – organizzate nel 2016, hanno offerto lo spunto per indagini musicali che si sono rivelate di notevole interesse.

Il volume racconta, appunto, significativi aspetti del mecenatismo musicale esercitato da vari membri della famiglia, tra i quali si segnala Fulvio II (1589-1647). Fu costui l’ultimo sovrano del feudo lacustre ad accordare protezione a due famosi cantanti evirati perugini: Francesco Severi (cantore pontificio al servizio del cardinale Scipione Borghese) e Baldassarre Ferri, inviato dal cardinale Francesco Barberini al servizio della corte di Polonia, dove rimase per trenta anni per poi passare alla corte di Vienna. La narrazione delle attività degli evirati cantori, da Farfallino a Baldassarre Ferri, è già stato campo d’indagine dell’amica studiosa che ne riferì diffusamente in un incontro al teatro Morlacchi, organizzato dall’Accademia del Dónca.

Il secondo capitolo è dedicato alle rime per musica di Cesare Caporali (1531-1601), che trascorse gli ultimi anni della sua vita presso la corte di Ascanio II (1571-1605), essendo stato in precedenza al servizio del cardinale Fulvio I (1517-1583) e di Ascanio I (1516-1571). Nel terzo ed ultimo capitolo, si prendono in considerazione gli intermedi della commedia “Honesta schiava” di Girolamo Pico, editi nel 1601 e dedicati ad Ascanio II Della Corgna. Tali intermedi, esemplati sugli analoghi spettacoli fiorentini del Cinquecento, sono stati ripresi in una forma parzialmente scenica al Corciano Festival del 2016, con la giustapposizione di musiche d’epoca e di brani commissionati a compositori contemporanei.

Il volume fornisce un quadro delle diverse forme (sonore e iconografiche) attraverso le quali venne esercitato il mecenatismo musicale tra Cinquecento e Seicento. La particolare collocazione dei possedimenti dei Della Corgna, in un’area geografica di confine, evidenzia, inoltre, la presenza di influssi della cultura musicale fiorentina da un lato e romana dall’altro. Di particolare interesse anche la parte iconografica, da cui estraiamo l’allegoria della Musica, presso la Villa Colle del Cardinale, riportata in pagina.

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