rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Eventi Magione

Sold out a Magione per la Congiura, un salto nel tempo di 500 anni fra intrighi di palazzo e passioni

Grande successo per la manifestazione ambientata nel Castello dei Cavalieri di Malta dove cinquecento anni fa si tenne la riunione segreta per ordire ai danni di Cesare Borgia

Si è conclusa con grande successo di pubblico l’edizione 2019 della Congiura al Castello, lo spettacolo itinerante e immersivo, ambientato in una location unica, che ha calato il sipario venerdì 24 luglio registrando il sold out.

 A fare da scenografia all’evento è stato anche quest’anno il suggestivo Castello dei Cavalieri di Malta, dove hanno preso vita fatti realmente accaduti nel 1502, così come narrati nell’opera Il Principe di Machiavelli: la congiura ordita dal cardinale Orsini contro lo strapotere di Cesare Borgia, che nel frattempo aveva conquistato l’egemonia su tutti i territori ecclesiastici del centro Italia. Ed è proprio tra le stanze del castello di Magione che si tenne la riunione segreta per tramare alle spalle del Borgia. Un piano sanguinario sfavorevole, però, agli stessi congiurati: l’attentato fallì e le ripercussioni furono fatali.

Gli spettatori, guidati da una voce narrante, sono stati accompagnati all’interno del castello per rivivere gli intrighi e la bramosia, le passioni e la vendetta, sentimenti magistralmente interpretati dagli attori della Compagnia teatrale magionese, per la regia di Giampiero Fronduti.

Tra fiction e rappresentazione storica, il pubblico ha avuto la possibilità di entrare dentro le scene, farsi sfiorare dalle guardie, assistere al banchetto con il cardinale Orsini e alle trame degli altri signori delle città del centro, così come vivere la passione che può arrivare a distruggere un uomo, sentendosi parte integrante dello spettacolo, senza nette separazioni fra attori e spettatori.

 Ma la forza dello spettacolo è stata anche nell’esperienza culinaria proposta dal professor Paolo Braconi e dallo chef Marino Marini di Archeofood, l’associazione che coniuga archeologia e gastronomia storica e che ha proposto un ricco e gustoso banchetto in stile rinascimentale.

A far da padrone sulle tavole dei commensali è stato un menu ispirato al banchetto di oltre cento portate offerto da Malatesta Baglioni – figlio del sopravvissuto congiurato Giampaolo – ai suoi ospiti nella città di Crema, arricchito da pesce d’acqua dolce. Per omaggiare i prodotti tipici del nostro territorio, l’archeochef ha quindi prediletto il pesce del Trasimeno.

I piatti a base di pesce sono stati reinterpretati seguendo le ricette proprie dell’alta cucina dell’epoca e privilegiando le preparazioni in cui era previsto il mosto cotto, come dolcificante o base per mostarde. Altra novità di questa edizione è stato il piatto che nel ricettario di Scappi viene identificato come succussù, cioè il couscous, la pasta di semola di origine araba che nel 1500 aveva cominciato a diffondersi anche in Europa.

 La manifestazione, sotto l’egida della Regione Umbria, del Comune di Perugia, del Comune di Magione e del Comune di Fermo, è stata organizzata dal Cral Domenico Cancelloni, che ha avuto il merito di riportare in scena la Congiura (dopo alcuni anni di stop) arricchendola di una vera e propria food experience,grazie alla partecipazione di Archeofood.

 Nella sala del castello dove gli ospiti hanno potuto godere dei sapori e dei saperi del Rinascimento, è stata allestita una doppia mostra a firma di Giorgio Lupattelli, artista magionese e direttore artistico della Congiura: una curata esposizione di opere di pittura digitale ispirate alla manifestazione e un omaggio a Leonardo Da Vinci a 500 anni dalla morte, attraverso un excursus che, partendo dal 1500, arriva fino allo sbarco sulla Luna, in occasione dei 50 anni dall’allunaggio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sold out a Magione per la Congiura, un salto nel tempo di 500 anni fra intrighi di palazzo e passioni

PerugiaToday è in caricamento