rotate-mobile
Eventi

Al Love Film Festival il celebre chef Vissani: il cibo è uno dei tanti volti dell’amore

Stavolta la passione è declinata sul versante del cibo col grande chef Gianfranco Vissani, autore del libro “La cucina delle feste. L’altro Vissani”

Love Film Festival: uno dei tanti volti dell’amore. Stavolta la passione è declinata sul versante del cibo col grande chef Gianfranco Vissani, autore del libro “La cucina delle feste. L’altro Vissani”.  Veramente inesauribile la fantasia del direttore artistico Daniele Corvi nel riuscire a spaziare senza andare fuori tema.

A Palazzo Gallenga-Stuart, nell’aula VI (dove tennero lezione Walter Binni e Aldo Capitini), presenta il volume con eleganza Salvatore Maria Miccichè, intellettuale siciliano, sodale di Sciascia e Camilleri, ormai civis inquilinus della Vetusta  con persuaso amore e fedeltà indefessa.

La snella affabulazione di Miccichè ripercorre il tema della festa, attraversa i percorsi di Natale, Pasqua e Ferragosto, convincendo l’uditorio che questo di Vissani è molto di più di un libro “di ricette”, ma si disvela come opera capace di intercettare il filo rosso che lega le generazioni. Perché il cibo della festa è la celebrazione della storia individuale e collettiva, che mette in sinergia identità e cultura, antropologicamente intese. Insomma: sapori come saperi, una specie di “nostalgia” la quale va intesa più che (letteralmente) come “dolore del ritorno”, nella dimensione di insofferenza per un “mancato ritorno”, per un filo che colpevolmente si spezza in nome del profitto e del tradimento di ciò che siamo stati. Perché “siamo ciò che mangiamo” e la cucina della tradizione – tanto per restar fedeli al brand – veniva praticata con amore dalle nostre nonne.

Proprio qui s’innesta l’appassionata difesa della tradizione culinaria da parte di Vissani, che evoca ricette rispettate o “tradite” in nome di un consumo facile, superficiale, colpevolmente esterofilo.Tanti gli esempi di “malacucina” snocciolati da un Vissani, travolgente come un fiume in piena. Tante le critiche ai cuochi da tv, incapaci e supponenti, vanamente mediatici. Pronti, insomma, a bluffare in nome di uno spettacolo vacuo e irrispettoso della tradizione. Perché “tradere” è “consegnare”, non “tradire”.

La gente fa la fila dalla splendida Laura Cartocci per l’acquisto del libro, mentre Vissani firma e ha una parola di amicizia e simpatia per tutti. Il finale vede il pubblico, e lo stesso Vissani, fare più di qualche assaggio (repetita iuvant) al banco del buffet dell’Azienda agricola Tardioli che, in materia di genuinità e tradizione, è testimonial di vaglia. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al Love Film Festival il celebre chef Vissani: il cibo è uno dei tanti volti dell’amore

PerugiaToday è in caricamento