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“A” come “Ammore e malavita” al Love Film Festival: consegna del Grifone d'oro allo sceneggiatore

La consegna allo sceneggiatore Michelangelo La Neve del Grifone d’Oro da parte dello chef Gianfranco Vissani

“A” come “Ammore e malavita” dei Manetti Bros, al Love Film Festival, quarta edizione. Proiezione gratuita ai Notari, con affabulazione iniziale di Marco Nicoletti, architetto e storico della Scarzuola, il sogno del visionario Tommaso Buzzi. In un angolo di questo luogo meraviglioso sta scritto l’emistichio virgiliano Omnia vincit amor che offre il destro per introdurre – con la complicità di Daniele Corvi – due personaggi del giornalismo di Vanity Fair, il magazine che offre servizi su “celebrity, attualità, costume, moda, bellezza, cinema, musica, tv, benessere, viaggi, food e gossip”.

Due brave giornaliste di questa testata dicono la loro sull’amore. La prima, Ester Viola, è avvocato matrimonialista e tiene una  rubrica di posta (“Ultra Violet”) nella quale, dice, sono presenti le eterne diatribe tra “lascianti e lasciati”.Racconta che anche in tribunale trovano ormai accoglienza, come prove, elementi documentali da social, in specie facebook e instagram. In  barba alla tanto sbandierata privacy. “Ma, insomma – chiede Daniele Corvi – il social fa bene all’amore o lo distrugge?”.“Né l’una né l’altra cosa: può essere occasione di incontro, sempre che lo si usi nel modo giusto”.

Entra poi in campo la giovane Lavinia Farnese, editorialista del web, a dire la sua su tradimento e abbandono. La Farnese opera nel grande gruppo editoriale Condé Nast, a Vanity Fair, sotto la direzione di Luca Dini. È responsabile People del sito VanityFair.it e, sulla versione cartacea della rivista, cura storie e interviste. Il suo puntuale intervento  è molto seguito e apprezzato.

Guest star, in relazione al film, è Michelangelo La Neve, uno degli sceneggiatori di “Ammore e malavita”. Spiega la genesi del film, le modalità di scrittura, l’utilizzo di Napoli come naturale location del film.“Film di originalità così prorompente da poter diventare un parametro?”,  propone Nicoletti.“Spero che si vada oltre e che gli sceneggiatori si mostrino capaci di creare altre e originali modalità di scrittura filmica”, risponde La Neve.

Sul palco anche Santi Parlagreco, scrittore, e la giovane modella perugina Angelica Giaggiolo. Poi la consegna allo sceneggiatore del Grifone d’Oro da parte dello chef Gianfranco Vissani. A seguire, la proiezione del film vincitore, nel 2018, di ben 5 David di Donatello (tra i quali “miglior film”) con ben 14 candidature. Una splendida Gerini dà corpo alla (in)consolabilissima vedova, tra seduzione e imbroglio. Grande divertimento e qualche riflessione su napoletanità e italianità, su amore e disamore. Al Festival dell’amore non si può chiedere di più.

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