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Martedì, 23 Aprile 2024
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LETTI PER VOI - Un’opera poderosa e ponderosa per raccontare il Signorelli giovane e tardo

Ne è autore Raffaele Caracciolo, presentato dal presidente Giampiero Bianconi e prefazionato da Francesco Federico Mancini

Un’opera ponderosa (ben 568 pagine!), edita dalla Fondazione CRP, per raccontare il Signorelli giovane e tardo. Ne è autore Raffaele Caracciolo, presentato dal presidente Giampiero Bianconi e prefazionato da Francesco Federico Mancini. Lo storico dell’arte perugino fa riferimento all’opera di Pietro Scarpellini (1964) e non esita a definire il lavoro di Caracciolo “un azzardo”, quanto meno per l’ardire con cui il giovane studioso si è cimentato in complesse questioni attributive da far tremare le vene e i polsi.

L’occasione importante per Caracciolo è consistita nella possibilità (unica e, forse, irripetibile) di vedere riunite, nella memorabile mostra del 2012, opere del “gruppo Berenson”, conservate a Città di Castello, Venezia, Boston, Oxford. Da qui il coraggio e la competenza che hanno permesso al giovane studioso di inoltrarsi su terreni scivolosi, con sicura acribia e possente impegno.

L’opera si dipana in numerosi step. Il capitolo I racconta la formazione e gli esordi, declinandosi su temi come L’affresco della torre del Vescovo a Città di Castello, la Presentazione al Tempio di New York, le tre Madonne con bambino del “gruppo Berenson”, la Crocifissione di San Giusto a Firenze, gli affreschi della Sistina, lo Stendardo di Brera.

Nel II capitolo, “La Sacra Conversazione”, si tratta della Pala Accolti, della Pala perugina di Sant’Onofrio, della Pala di Montone a Londra, di quella di Santa Cecilia a Città di Castello, di quella di Paciano a Perugia, di quella del Calcinaio a Cortona.

In Appendice le schede bibliografiche delle opere, i Documenti, la Tavola cronologica del pittore cortonese. Infine, prima della Bibliografia (dalla pagine 473 alla 536), una serie di splendide immagini a colori. Il libro è uscito dalla factory di Fabrizio Fabbri che in questa, come in altre occasioni, si conferma il più sofisticato editore di cataloghi e libri d’arte. Il volume è il dodicesimo della serie e le referenze fotografiche sono riconducibili all’amico Sandro Bellu. La Fondazione e la stessa Cariperugia Arte stanno svolgendo un ruolo e una funzione di altissima caratura anche nel campo della formazione e della didattica museale. Gliene diamo atto con sincera ammirazione.

Un ringraziamento speciale al presidente Bianconi e alla collega giornalista Lara Partenzi, per il cui tramite l’Inviato Cittadino è potuto entrare in possesso di questa preziosa opera fuori commercio.

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