"Le voci di Londra": musica e letteratura, storia e affabulazione
Un evento che coniuga efficacemente musica e letteratura, storia e affabulazione. Presentazione (venerdì 30 giugno alle 21, ingresso libero) al Teatro Bicini, del libro di Simona Esposito “Le voci di Londra. Un viaggio nel tempo tra virtuosi e virtuosismi” (editore Luca Carbonara di Cultura e Dintorni). Un volume che mescola amabilmente storia e fiction e che ha già riscosso significativi riscontri al Premio Nazionale Letterario “Di Somma” nell’ambito del Festival del Libro di Ostia. L’accreditamento, sicuro e autorevole, è affidato alla competenza di Gianni Maritati, della redazione cultura del TG1.
La serata al Bicini è impreziosita da duetti e terzetti da camera: una performance affidata ai soprano Cristina Castellani e Maria Grazia Pittavini, oltre che al basso Alessandro Avona, accompagnati al cembalo dalla sempre ottima Sabina Belei. Alla fine della kermesse, il solito momento di giocosa convivialità, offerto dal Circolo del Tempobono, sul belvedere di via del Cortone. Ecco il “chi è” di Simona, romagnola, d’origine, perugina di convinta adozione. È attrice e cantante (l’ho ammirata in una splendida Carmen), doppiatrice, traduttrice e adattatrice di dialoghi, poliglotta, consulente del Tribunale di Perugia, animatrice e show woman.
Per quasi vent’anni è stata compagna di Sergio Tedesco (indimenticabile amico, in pagina, da me effigiato con Simona in San Bevignate) dal quale la giovane ha appreso i segreti del canto, del doppiaggio, dello stare in scena. Ha ricoperto ruoli in fiction per Rai1, Rai2 e Canale 5, in film e cortometraggi (uno dei quali ha avuto il premio per l’opera prima al Festival dei Corti di Montefalco). Simona Esposito ha scelto di vivere a Perugia di cui interpreta il geist linguistico e antropologico con singolare affinità di sentimento. Quest’opera si pone nel solco dei suoi libri in cui cultura, storia e musica si fondono in un mix di fascino irripetibile.
