“Le mille facce della violenza sulle donne”, per riflettere su una società profondamente maschilista: se ne parla a Todi con le giornaliste Monica Ricci Sargentini e Caterina Giojelli
Ogni tre giorni una donna viene uccisa in Italia: dall’inizio del 2022 è già capitato 77 volte. In molti casi l’assassino è il compagno o il marito, oppure un uomo che è stato lasciato. Spesso le denunce di stalking, minacce o percosse finiscono nel vuoto e troppo spesso si arriva a realizzare la gravità dei fatti solo dopo l’omicidio la donna.
Per riflettere su questo tema in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, l'Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Todi promuove un incontro con Monica Ricci Sargentini, giornalista del Corriere della Sera, e Caterina Giojelli, giornalista di Tempi. L’evento è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione culturale Esserci e del mensile Tempi.
Titolo dell’incontro di venerdì 25 novembre alle ore 10 nella sala del Consiglio comunale è “Le mille facce della violenza sulle donne”, sarà un’occasione “per riflettere sui molteplici aspetti sociologici e culturali che questo fenomeno ha nella nostra società”.
“Ma la violenza – sottolinea l’assessore Alessia Marta – non si sviluppa soltanto nel contesto familiare. Pensiamo al lavoro o all’idea che si ha della prostituzione: la società è segnata ancora da un profondo maschilismo che continua ad avere fortissime radici culturali. Ed è lì che bisogna intervenire”.
“Abbiamo scelto di parlarne con due donne, due giornaliste, che possono offrire una visione ampia, sfaccettata e libera da pregiudizi. L’obiettivo è creare una occasione per approfondire un argomento che spesso, troppo spesso, viene affrontato con superficialità e soprattutto con un approccio che non tiene conto che invece esiste una connessione tra i diversi episodi che costellano l’universo della violenza contro le donne”.
“La percezione di ciò che è violenza incide sul livello di anticorpi che la società riesce a darsi”- afferma la responsabile dell’associazione Esserci Elena Fruganti- “Spesso passano inosservati messaggi pericolosi veicolati da media e social, testi musicali misogini, diffusione di comportamenti border line tra le giovani generazioni. La violenza sulle donne è una piaga che tocca tutti i livelli sociali, le culture di appartenenza, le generazioni, ci si deve interrogare sui motivi di un tale fenomeno senza timore, senza ipocrisie, senza pensare di poter applicare chiavi di lettura ideologiche. Cosa ne è della figura femminile oggi? L’incontro di venerdì sarà sicuramente una preziosa occasione di riflessione e di confronto”.