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LA MOSTRA Uccelli e pinguini, pesci e cavalli, gatti, gufi, orsi… il mondo animalier del grande Lucio Manna.

Uccelli e pinguini, pesci e cavalli, gatti, gufi, orsi… il mondo animalier del grande Lucio Manna. Una mostra postuma, al civico 77 di via dei Priori, per ricordare un fenomenale esponente dell’umorismo grafico. Un personaggio amatissimo dai perugini e non solo. Per la sua inesausta creatività, per l’eleganza del tratto, per lo spirito arguto e discreto che ha sempre animato il mondo affettivo e artistico di Lucio. C’è voluto l’impegno del figlio Gianluca, l’attivismo affettuoso delle amiche Laura Tamagnini, già collega in Regione, e Maria Antonietta Taticchi, la ceramista che ha sempre voluto al proprio fianco l’amico Lucio: uomo sempre disponibile ad assecondare le campagne di cultura e di garbata protesta dell’Associazione Priori. 

Le scale “immobili” del Pellini, il parcheggio selvaggio, le grandi e piccole cose che rendono difficile la vita quotidiana di residenti e non. Sempre con garbo,1 Gianluca Manna presidia la mostra del padre Lucio-2
eleganza, senso dell’ironia dentro le righe. Una mostra zoomorfico-fantastica dal titolo “Lo strano Atlante delle creature mai viste. Lo zoo senza gabbie di Lucio Manna”. Non troviamo le caricature degli uomini-bestia che si affacciavano dagli spalti di castelli, da edifici storici, da scorci urbani. Ma intercettiamo un mondo variegato e polimorfo, un bestiario che interseca arditamente vero e fantastico.

Abbiamo fatto un salto all’inaugurazione: tanta gente, autorità e persone che hanno conosciuto e amato. Il sindaco Romizi che dice a Gianluca: “Fortunato te, per avere avuto un padre come Lucio”. L’Inviato Cittadino se l’è svignata, per celare la commozione. E per paura del covid che gli ha bruciato le ali. Poi torna una domenica a vedere le tavole, parlare con Gianluca che presidia la mostra nel fine settimana.

2 Il giorno dell'inaugurazione-2“La penna a china ce l’ho, il cavallo pure. Ma anche una pera alla Magritte, un ritrattino naïf ad acquerello, un generale fellone onusto di medaglie…”, dice a Rita, compagna di una vita. Quanti ricordi, quante battute, quanti scambi di confidenze e risatine alle spalle dei pomposi di ieri e di oggi. Ma queste confidenze, caro Lucio, resteranno tra di noi. S’intende. E, per chi voglia vedere il mondo di Lucio, c’è tempo fino a domenica prossina. Poi si spegneranno le luci della sala. Ma non quelle del cuore. Questo è sicuro".

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