"L'In-canto dei canti". Spettacolo teatrale a cura dei ragazzi dell'I.I.S. "Cavour-Marconi-Pascal" di Perugia
Giovedì 25 maggio, a partire dalle ore 17.00, presso l'aula magna dell'Università per Stranieri di Perugia, i ragazzi dell'I.I.S. "Cavour - Marconi - Pascal" mettono in scena lo spettacolo "L'In-canto dei canti", una interpretazione del tutto singolare di alcuni canti della Divina Commedia dantesca. L'inesauribile vitalità della Divina Commedia e il suo linguaggio universale si manifestano attraverso percorsi inediti, realizzati dai ragazzi delle classi terze dell'Istituto Cavour-Marconi-Pascal, i quali, dall'inizio dell'anno scolastico, hanno lavorato a una lettura e interpretazione originale della Divina Commedia, immaginandola aperta a tutti i versanti: da quello letterario a quello artistico, sia figurativo che musicale, fino a quello della moda. Da qui è nato anche il titolo "L' In-canto dei canti", che sta a significare come la bellezza dell'opera dantesca ha evocato nei secoli suggestioni in diversi campi della cultura e dell'Arte: la moda come arte del costume, il linguaggio come arte della parola, il figurativo come arte dell'immagine e la musica come arte dei suoni. Lo spettacolo si articola in tre percorsi: il primo consiste in un foto-racconto che illustra il rapporto tra gli affreschi orvietani di Luca Signorelli e l'Inferno dantesco; il secondo è un cortometraggio che documenta, con l'arte del costume, delle rappresentazioni iconiche e della lettura scenica, l'incontro di Dante con l'eroe omerico Odisseo; il terzo, infine, chiude "dal vivo" la serata, attraverso un breve montaggio di interviste per "Dante on the road", quindi Dante poliglotta (lettura recitata in lingue straniere di brani tratti dalle tre cantiche) e un suggestivo itinerario tra suoni, musica e danza che evocano il viaggio dantesco nei tre regni fino in Paradiso, quando Dante incontra Francesco d'Assisi. La serata si concluderà con la poesia fusa totalmente al canto, in un coro molto particolare, dove la bellezza tra il testo della Divina Commedia e la musica diventa silenzio o meglio gesto creativo di mani "bianche"che comunicano l'Incomunicabile, in una preghiera semplice "con Amore ed Umiltà".