Perugia capitale del jazz, successo per Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani alla Sala Raffaello del Brufani
I due maghi dei fiati sbancano il botteghino. Bosso è considerato uno dei migliori trombettisti al mondo e al suo livello si colloca il sax dello strepitoso Rosario Giuliani
Perugia si conferma capitale del jazz. Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani alla Sala Raffaello del Brufani sbancano il botteghino. Ne era convinto Carlo Pagnotta che ha inserito i due maghi dei fiati nel secondo appuntamento della stagione Jazz Club Perugia. E che li ripropone a UJ Winter. A proposito del Festival d’Inverno, Carlo dice: “A Orvieto stiamo facendo sold out e per alcuni concerti dovremo prevedere la doppia”.
Bosso è considerato uno dei migliori trombettisti al mondo e al suo livello si colloca il sax dello strepitoso Rosario Giuliani. Che dice: “Siamo antichi amici con Fabrizio e abbiamo deciso di tornare a collaborare sul palco”. Aggiunge: “Io mi sono portato Marco Valeri, lui Alberto Gurrisi”.
Valeri è un formidabile batterista e Gurrisi conferisce al concerto un tocco di unicità, grazie al suo organo hammond a valvole, nato prima che l’elettronica, i chip e i bit, portassero tecnologia metallica al suono: quel vibrato, quei bassi hanno un che di nuovo e d’antan, un sapore di anni Cinquanta fra il sacro delle chiese e il profano del pop.
Il quartetto è reduce da un concerto, tenuto poco prima nella stessa sala, per gli ospiti di una famosa banca e questo incipit gli ha dato la carica. Suonano qualche classico, ma incantano con una composizione dello stesso Bosso, “Dubai”, in cui la fusione è magistrale. Duettano, si sfidano, vanno dalla sordina al canto dispiegato, offrono uno spettacolo straordinario.
Carlo, patron del jazz della Vetusta, invita al concerto del 23 dicembre a San Pietro, per farsi gli auguri a ritmo di gospel. Diavolo d’un Pagnotta! Lo conosco da anni ed è ancora entusiasta come mezzo secolo fa.
