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Il Jazz Club perugino festeggia al Brufani il suo 65esimo compleanno col duo Danilo Rea-Enrico Rava

Partenza con un concerto molto atteso che ha fatto il sold out. Immancabile un omaggio a Fred Bongusto

Apertura del Jazz Club (stagione 219-2020) che festeggia i suoi primi 65 anni. Lo fa alla grande col duo Rea-Rava. Anche un omaggio in memoria di Fred.

Lo storico Club rivive sotto l’egida di UJ e parte col turbo. Un concerto molto atteso che ha fatto sold out.

Il programma propone classici italiani e stranieri rivisitati “a modo mio”. Omaggi a Battisti (“E penso a te”. “Motocicletta”) e, indirettamente a Mina, di cui Rea è sicuro sodale.

Ma anche classici da nigh club, come uno strepitoso “Estate”, ricordando Bruno Martino.

Uno speciale ricordo di Fred Bongusto, appena deceduto, con un’improvvisazione di “Spaghetti a Detroit”. Non poteva mancare “Cheek to Cheek”, con un pianoforte strepitoso.

Sulla musica sudamericana anche il pubblico è chiamato in causa al battito di mani o al coretto.

Il momento più alto è quello che vede i musicisti duettare con convinzione da Puccini a Cosma, fra Tosca e Foglie morte.

Il bis è un “My funny Valentine” di Richard Rodgers e Lorenz Hart, sul quale si sono formati generazioni di cantanti e musicisti.

Un bel concerto, con Rea in forma smagliante e Rava, sempre bravo, ma un po’ segnato dalla stanchezza. Al termine del concerto, in privati colloqui, lamentava il gran caldo in sala. Ha ragione. Ma c’è da tener conto dell’affaticamento di un ottantenne reduce da New York e Milano. Gli anni sono anni. Ma anche la classe non è acqua. Rava resta uno dei pochi musicisti italiani in grado di competere con Miles Davis e Chet Baker.

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