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Con “Iperpop”, anche Perugia dimostra tangibilmente di avere in Stefano Chiacchella il suo Andy Warhol

Chiacchella – diversamente da tanti sedicenti pittori… improvvisati – è artista che conosce il disegno e la tecnica pittorica, tanto da insegnarla con generosa passione al Liceo Artistico “Bernardino di Betto”

Con “Iperpop”, anche Perugia dimostra tangibilmente di avere il suo Andy Wahrol. Il nostro artista risponde al nome di Stefano Chiacchella, pittore castiglionese, perugino di persuasa adozione, unanimemente riconosciuto come icona del pop. Se diamo al termine un significato che coniuga “popolare, democratico e d’autore”. Infatti il figurativo di Chiacchella ha lo stigma del classico, filtrato alla luce di una sensibilità e di un cromatismo di assoluta modernità. Insomma: più che pop… “Iperpop”. Non “epigono”, ma “caposcuola” per l’originalità dei contenuti che non si limitano ai semplici ritratti, ma esprimono un mondo di musica, di appartenenze storico-antropologiche, di raffinata seduzione del corpo e dello spirito.

Chiacchella – diversamente da tanti sedicenti pittori… improvvisati – è artista che conosce il disegno e la tecnica pittorica, tanto da insegnarla con generosa passione al Liceo Artistico “Bernardino di Betto”. Creando schiere di alunni entusiasti e partecipi del suo insegnamento.

Scrive in brochure Guido Buffoni: “Chiacchella è da sempre legato alla migliore tradizione dell’arte anglo/americana della seconda metà del XX secolo, che però contestualizza nel nostro tempo digitale…Una pittura accurata e perfettamente riconoscibile, che attinge ai suoi luoghi del cuore e al nostro ricco patrimonio storico-artistico-culturale”.

“Iperpop” è una mostra diffusa, che porta l’arte in luoghi tradizionalmente “non deputati”, dipanandosi per i negozi più prestigiosi dell’acropoli, fra Corso Vannucci e vie adiacenti, bar o atelier del centro storico dove verranno allestite “mini personali”.

Dove sono esposti i pezzi d’arte? Da Bottini profumi, Intimissimi, Intimissimi uomo, Calzedonia, Falconeri, Dixie, tabaccheria Lucertini, Bijoux Nassi, Optical Caso, Atelier Gianni Grispo, bar “Bistrot” in Piazza Matteotti, “Donati uomo”, “Oasi 1982” di S. Martino in Campo. Ma sono previste anche ulteriori location. Insomma, una mostra per destinatari itineranti, disposti a seguire narrazioni dislocate in luoghi d’eccellenza.

La mostra inaugura sabato 26 Gennaio e si sgomitolerà fino all’11 Febbraio. Naturalmente, a ingresso libero e gradito, nei rispettivi esercizi commerciali, selezionati con occhio attento alla qualità. Curatore: Guido Buffoni, giornalista televisivo e critico d’arte; organizzazione di Claudia Tartocchi; comunicazione video e web: Michelangelo Chiacchella. Il percorso si chiude con una selezione “antologica” di opere nelle sale del ristorante “Oasi 1982” di S. Martino in Campo. Previsti eventi in itinere, a partire da un brindisi/incontro con l’artista, sabato 9 Febbraio, alle ore 17:00, nella boutique Falconeri.

Contatti: chiacchella@katamail.com; mobile 347 2327640

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