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INVIATO CITTADINO L'angolo della Poesia in perugino: "Fateci morire con lo sguardo rivolto verso il cielo"

Una struggente composizione in lingua perugina della poetessa Maria Luisa Ranieri

Fateci morire con lo sguardo rivolto verso il cielo. Una struggente composizione in lingua perugina della poetessa Maria Luisa Ranieri.

Presentiamo una poesia (“A corpisotto”, cioè “bocconi”) di preoccupante attualità, anche in relazione al notevole incremento delle infezioni da coronavirus. Variante brasiliana o meno che sia.

Ma poesia vera, questo sì, veicolata attraverso una lingua perugina di qualità. Il contenitore è l’ultimo libro “Mesamianno”, edito da Morlacchi e già recensito su queste colonne [RIPIANI. Sugli scaffali l’ultimo libro della poetessa Maria Luisa Ranieri, dal titolo “Mesamianno” (perugiatoday.it)].

Il tema si lega, ovviamente, alla posizione prona che viene fatta assumere a quanti sono trattati con terapia intensiva.

Scrive, dunque, Maria Luisa: “Quei porette ch’èn morte n tutto l monno / pé sto Coronavirus prepotente / èn morte sì, pel virus maledetto / ma anche perché j’òn misse a corpisotto. // Si è che m’amalo, co j’anne che ciò adòsso / ve prego, mme mettete a corpisotto. // Vòjo vedé l sufitto de la stanza / e mpo’ de monno dilà da la finesttra / e pure mpo’ de stelle nco la luna. // Vòjo murì voltata verso l cielo… / e no verso l’inferno fonno e nero”.

Alla faccia di chi ritiene che la nostra lingua locale sia idonea solo ad esprimere contenuti banali e ridanciani. Poesia alta, con la P maiuscola.

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