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Non si fermano le iniziative dell’anno capitiniano, in Italia, ma anche all’estero

E se ne ricorda anche la mamma, nativa di Brufa. Si chiamava Adele Ciambottini, sarta

Non si fermano le iniziative dell’anno capitiniano, nel cinquantennale della scomparsa, in Italia, ma anche all’estero. E se ne ricorda anche la mamma, nativa di Brufa. Si chiamava Adele Ciambottini, sarta, e verrà ricordata domenica prossima, dalle 15 alle 17, a cura della Pro Loco, con una passeggiata sui colli e gustando castagne e vino. Una targa in ricordo di Capitini sarà apposta in Piazza Mancini.

Domani, giovedì 15 novembre, a Perugia, alla Biblioteca comunale San Matteo, alle ore 21, sarà presentata una ricerca storica di Emanuele Follenti sul primo seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza, tenuto da Capitini a Perugia nell’agosto 1963. Interverranno Gabriele De Veris, Emanuele Follenti, Andrea Maori e Daniele Taurino.

Sempre Giovedì, ma stavolta a Berlino, all’Istituto Italiano di Cultura, si svolgerà una giornata di studi, con l’obiettivo di promuovere traduzioni di opere capitiniane in Germania.

Numerosa e qualificata la rappresentanza di studiosi provenienti dall’Italia (Rocco Altieri, Lanfranco Binni, Roberto Fantini, Francesco Pistolato). Ma verranno anche capitiniani di vaglia, come Giuliano Pontara,  dalla Svezia. A fare gli onori di casa, Werner Wintersteiner.

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