IL PERSONAGGIO Un americano a Perugia per un mese: il mitico maestro delle tastiere George Cork Maul
Il profilo tratteggiato per noi da direttore Guido Arbonelli, docente di clarinetto al Conservatorio Morlacchi
Presenze artistiche a Perugia. Ospite dell’Istituto musicale diocesano “Girolamo Frescobaldi”, il compositore americano George Cork Maul. Ne parliamo col direttore Guido Arbonelli, docente di clarinetto al Conservatorio Morlacchi.
Guido, cosa ci dici di questo straordinario personaggio, compositore statunitense di Long Iland?
“È ormai un amico di Perugia. Da diversi anni viene regolarmente in novembre e si ferma per un mese”.
Quali i rapporti con mondo musicale perugino?
“Una collaborazione che si dipana da tempo con me personalmente e coi miei allievi”.
Come verrà connotata, quest’anno, la sua presenza?
“Farà incontri, lezioni, prove coi miei allievi di Conservatorio”.
Quali le sue specificità?
“George è compositore, arrangiatore, maestro di improvvisazione”.
Cosa significa?
“Un tastierista che eccelle in tutti i generi: dal classico, al pop, al jazz. Ha creato un metodo specifico: insomma, anche se può sembrare un ossimoro, pure l’improvvisazione ha le proprie regole. Ci si muove con creatività in un àmbito normato. Non un binario rigido, ma una tassonomia”.
Cosa farete?
“Incontri, lezioni, prove. Coi ragazzi del Conservatorio e della Scuola da me diretta. Un incontro fra strumenti (sax, tromba, chitarra) e voce umana. Addirittura un’interessante intersezione coreutica con due ballerini di rango”.
È previsto anche un saggio come frutto di questo stage?
“Oltre a registrazioni, appunti, apprendimenti strutturati, ci esibiremo al Manu, domenica 21 alle 17”.
Quale la consistenza della performance?
“Un gruppo di clarinetti. Un quintetto. Un’improvvisazione musicale con danza”. Dunque, uno spettacolo ad accesso libero e gratuito di cui potranno fruire quanti verranno al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (piazza Giordano Bruno, 10). Dotati di mascherina e green pass.