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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il mondo è nato per finire in un buon libro… o nell’antologica “Mondo dipinto” di Renzo Scopa, alla Rocca Flea

Scopa inventò moduli espressivi e tecniche, frutto di arditi e inusuali percorsi. Fra l’altro, reinterpretò la tecnica pittorica del dripping

Il mondo è nato per finire in un buon libro… o nell’antologica “Mondo dipinto” di Scopa, alla Rocca Flea, nell’ambito delle iniziative promosse dal Polo Museale e dal Comune di Gualdo Tadino, con la collaborazione dell’Archivio Renzo Scopa. Un archivio gestito con mano esperta, cultura autorevole e afflato dell’anima dal figlio Saulo, artista in proprio, fra pittura, fotografia, scrittura, multimedialità.

L’iniziativa ha visto, appunto, la partecipazione complice di Saulo, il saluto istituzionale del primo cittadino Massimiliano Presciutti e la presentazione del Direttore Catia Monacelli. La Rocca Flea, ruvida fortezza del XII secolo e oggi Museo Civico, oltre che sede della Pinacoteca comunale, è la location perfettamente sintonica con le opere e lo spirito di Scopa. Grazie ad un suggestivo allestimento, le opere di Scopa dialogano così con quelle di artisti quali Matteo da Gualdo, Niccolò Liberatore e Antonio da Fabriano.

Renzo Scopa nasce ad Urbino nel 1933, dove frequenta l’Istituto di Belle Arti, diplomandosi Maestro d’Arte Ornatore del Libro. Sempre presso lo stesso istituto urbinate, consegue il Diploma di Abilitazione all’Insegnamento della Calcografia. “Dal 1960 in poi – ha sostenuto Catia Monacelli – pur distinguendosi per lo sviluppo di cicli tematici diversi tra loro, Scopa conquista una sua chiara identità, che lo rende ben riconoscibile nel panorama dell’arte. Un fervore religioso, unitamente ad un’anima panteista, in cui tutta la natura fa eco a Dio, è Dio, permea la sua opera, tra la nostalgia di un passato rurale e arcaico e lo slancio verso un mondo più intimo e psichico, in cui la realtà si mescola alla fantasia”.

Scopa inventò moduli espressivi e tecniche, frutto di arditi e inusuali percorsi. Fra l’altro, reinterpretò la tecnica pittorica del dripping. Era in grado di costruire immagini coniugando la tecnica pittorica dell’action painting con l’arte figurativa, che rimaneva comunque alla base della sua classica formazione. La mostra è aperta dal giovedì alla domenica, fino al 4 novembre 2018, con orario 10:00-13:00 e 15:00-18:00.

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