Il viaggio esistenziale: la grande mostra del pittore Ferruccio Ramadori alla Sala Cannoniera

Apre domani, alla Sala Cannoniera della Rocca Paolina, la grande mostra del pittore Ferruccio Ramadori. Artista di accreditata notorietà, con all’attivo profili critici di assoluta grandezza, ma alla ricerca, tenace e inesausta, di nuovi codici espressivi.

In esposizione, opere di marcato sinestetismo, in cui i cromatismi s’intonano con cadenze musicali e spunti di raffinata umbritudine.

Ramadori è uomo di vasta ed elegante cultura, laureato in sociologia, accademico di merito della Vannucci, che frequentò anche come studente. Centinaia le mostre tenute in Italia e in Europa. La corrente iniziativa, “Architetture di forma, colore e segno”, conferma la sua attitudine a realizzare opere di grande formato, fino a un incredibile 7,2 metri per oltre due. Forza derivante dalla sua vocazione marcatamente scenografica.

Scrive in catalogo il curatore Andrea Baffoni: “Non si può vivere dentro un dipinto, ma un dipinto può indicare la strada per vivere”. La compresenza di frasi, lettere e numeri conferisce al lavoro di Ramadori una inconsueta forza polisemica, ricca di dissolvenze e suggestioni: dall’approccio visivo a quello uditivo, con la presenza del pentagramma, metafora del linguaggio universale della musica.

L’opera di Ramadori riassume e prefigura l’avventura esistenziale, declinata attraverso la metafora del cantiere, un work in progress che gli deriva dalla sua profonda cultura esoterica, volta alla costruzione morale dell’uomo. Che non è mai fatta una volta per tutte, ma necessita di un costante ridiscutersi e mettersi alla prova. La mostra resterà visitabile fino al 18 agosto: non si può veramente perdere.