La personale di Luigi Frappi alla Free Art Gallery di Perugia: una mostra evocativa e inedita
Sabato scorso, alla Free Art Gallery di Perugia, è stata inaugurata la personale di Luigi Frappi, artista folignate che lo stesso Vittorio Sgarbi, in un sua riflessione, ha definito “pittore di sfondi per storie che non ci sono più”. La mostra è infatti un susseguirsi di paesaggi di forte evocazione romantica che hanno saputo richiamare, oltre al visitatore medio, una folta schiera di artisti contemporanei.
Pasticci, Manuelli, Ramotto sono solo alcuni degli interpreti che, insieme a Frappi, hanno trasformato una semplice esposizione in un punto di ritrovo dell'avanguardia artistica perugina. La Free Art Gallery si è trasformata, almeno per un giorno, in un salotto culturale dove dibattere di temi legati all'arte ed alla cultura in genere. La classica dicotomia “artista-spettatore” è venuta meno consentendo al visitatore medio non solo una visione passiva di ciò che lo circonda ma anche una partecipazione attiva ed un confronto immediato con chi l'arte la crea, anche per il vivere quotidiano.
Gli artisti che si sono presentati alla Free Art Gallery, infatti, rappresentano la massima espressione dell'arte nostrana avendo permeato Perugia ed altre città delle loro creazioni. Per la prima volta, ed in un'ottica inedita e moderna della fruzione dell'arte, è possibile abbattere il muro che separa artista e spettatore potendo godere di uno spazio culturale aperto a tutti dove l'arte non viene messa in cattedra per essere meramente osservata ma diventa oggetto di un dibattito frizzante e stimolante.