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Diario del Festival Giornalismo: super Augias, il reporter infiltrato e le news online ora a pagamento

La prima giornata del Festival a Perugia è scivolata via con grandi nomi. Perugiatoday.it ha partecipato ad alcuni incontri più suggestivi per capire cosa cambia, come cambia l'informazione ai tempi dell'online. Ecco la prima puntata del diario

È un clima internazionale, multiculturale e giovane, quello che si respira a Perugia durante questa attesa e sofferta edizione del Festival del giornalismo.

Il capoluogo umbro, che da otto anni vive il fermento della cultura dell’informazione come punto d’incontro ideale tra un passato da raccontare, e un futuro da incoraggiare, diventa piattaforma attiva del mondo che cambia e si rinnova.

Attraverso innovativi format, nuove voci e frontiere tecnologiche in grado di affrontare le dinamiche contemporanee, si svelano prospettive mobili e angolazioni sensibili per ‘raccontare’ ciò che accade; il Festival del Giornalismo, diventa così non solo palcoscenico privilegiato dei grandi protagonisti dell’informazione, ma poliedrico spazio in grado di dare visibilità ai nuovi paradigmi della comunicazione, per un dibattito aperto e senza frontiere.

Il coraggio dell’ ateismo spirituale, Corrado Augias

Ospiti illustri, a cominciare dall’incontro con Corrado Augias e la presentazione del suo ultimo libro “Tra Cesare e Dio”, avvenuta nella giornata di apertura del festival alla Sala dei Notari.

Parlare di Augias non vuol dire parlare  semplicemente di un grande giornalista, significa addentrarsi in una sensibilità umana fine, miscelata di ragione e spiritualità, di filosofia crociana e ateismo, di rigore morale ed obbiettività. Perché il lui non c’è solo lo stoico protagonista degli anni d’oro della Rai, ideatore di programmi di successo quali Telefono Giallo, Babele e Domino, non ci sono solo i suoi articoli o i suoi libri. C’è la sua naturale propensione alla gente, all’ascolto e al dibattito, alla forza di affrontare temi scottanti e delicati, il coraggio delle idee.

Festival Giornalismo a Perugia: la prima giornata

Perché se da quel libro voleva partire ed è partito (il suo ultimo saggio ‘Tra Cesare e Dio”, edito da Rizzoli), ha poi sovvertito i canoni di una normale presentazione per addentrarsi, insieme al pubblico, nei grandi temi dell’uomo, la sofferenza della Fede in un mondo governato da interessi politici ed economici, il ruolo della donna nella Chiesa di ieri e nella libertà etica di oggi, il suo rapporto con una spiritualità svincolata dalle appartenenze religiose e certi bluff del Vaticano.

IL PROGRAMMA DEL PRIMO E DUE MAGGIO

Ma partiamo da quel libro, in cui Corrado Augias ricostruisce la progressiva realizzazione dell’identità politica della Chiesa cattolica e la sua complicata relazione con il nostro Paese. Il coraggio di un Papa come Francesco, che mira a limitare il potere e le ingerenze politiche della Santa Sede soprattutto in Italia, riuscirà nella sua rivoluzione?  “Ratzinger è stato un dotto teologo figlio del seminario. Francesco si muove velocemente ma con la dovuta cautela sia per garantire il risultato sia per evitare rischi” La politica italiana come si adeguerà al cambiamento?

Da Günter Wallraff ad oggi, come è cambiato il Giornalismo d’inchiesta

Il tema dell’informazione che cambia e dei nuovi linguaggi è stato al centro del dibattito con  Bruno Manfellotto direttore l’Espresso, Eddy Moretti CCO Vice Media, Andrea Rasoli fondatore Vice Italia e Sarah Varetto direttrice Sky TG 24, intervenuti oggi 30 aprile all’Hotel Brufani.

L’evento, a cura di Sky tg 24, ha posto nuove frontiere per il giornalismo d’inchiesta, come era e come sarà, in un viaggio ideale con i grandi protagonisti da Günter Wallraff a Gad Lerner, a Fabrizio Gatti, fino alle nuove tecnologie in grado di narrare il mondo hic et nunc.

‘L’universo nascosto degli infiltrati’ quando il giornalismo entra nella vita quotidiana. Il giornalismo d’inchiesta non racconta fatti extraordinari, ma i fenomeni estremi della normalità; come Günter Wallraff, un vero precursore, che indagò e portò a galla in fenomeno del razzismo  in Germania travestendo per un anno i panni di un lavoratore straniero, Fabrizio Gatti (Corriere della Sera, Espresso), che raccontò le condizioni di vita nel centri di permanenza temporanea di Lampedusa; una sfida di coraggio, passione e verità.

Ma come e cambia e si confronta l’inchiesta giornalistica con i nuovi linguaggi lo rivela Sarah Varetto, direttrice di Sky TG 24, che, al timone di un canale importante di allnews, sta creando un nuovo prodotto giornalistico con Vice Italia.

Un’ unione di intenti, quella tra Sky e Vice Italia, piattaforma web di informazioni e inchieste diretta da Andrea Rasoli. Il web è veicolo importante per l’immediatezza dell’informazione, inoltre “i linguaggi di Vice sono i contrasti, far emergere i contrasti delle culture anche globali, e questo attraverso due modi; le inchieste, racconti capillari di ciò che sta avvenendo, e la forza delle immagini”. A volte più evocative delle parole, diremmo noi.

L’informazione che cambia e si rinnova, punta innanzitutto sull’innovazione.

Ne ha parlato Bruno Manfellotto, direttore l’Espresso, che spiega così il primo esperimento italiano di sito web metà a pagamento e metà gratuito: “A metà maggio il sito de l’Espresso si amplierà con nuove inchieste, reportage, filmati che non saranno visibili nel cartaceo”. Una piccola parte sarà a pagamento proprio per dare vita nuova all’informazione digitale, che potrà godere di proprie informazioni, nate e pensate solo per la piattaforma del web.

Prima c’era solo la carta stampata. Poi i primi approcci al web, ed ora, contenitori multifunzionali e multi linguaggi, vetrine di immagini, video, testimonianze dirette e sensibili della globalità in continuo movimento. 

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