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La grande Festa delle campane e del dialetto perugino: musica, libri, camminate e rievocazioni storiche

La festa prende spunto dal diario parrocchiale di don Francesco Baldelli, (parroco dal 1846 al 1898) e ripropone uno spaccato di vita di metà ottocento, quando a Civitella vennero fuse 13 campane ad opera dei fonditori Sini di Aquapendente di Viterbo

di Sandro Francesco Allegrini

Annunciata la Festa delle campane e del dialetto perugino, che si terrà a Civitella d’Arna dal 19 al 29 agosto. Lamberto Salvatori, storico animatore del territorio arnense, dichiara: “Parecchie le novità. Sul piano del rispetto dell’ambiente, abolizione completa di bicchieri e bottiglie in plastica. La minerale ce la prepariamo da soli e la offriamo in caraffe e bottiglie di vetro”.

“Sul piano storico – prosegue – a oltre 160 anni dall’ultimo rintocco, le campane suoneranno veramente, non in virtuale”. Infine: presentazione del museo contadino profondamente rivisitato. Appuntamenti fissi saranno la rievocazione storica della fusione delle campane (il 28 alle 22:30), insieme alla particolarissima gastronomia, nel rispetto della tradizione.

Numerosi gli appuntamenti di carattere ludico e culturale: Musica (Brigata pretolana, Trio d’Arna, Mirco Bonucci, Ilaria Castellani), teatro (Teatro di Colle, I Melensi), presentazione di libri (Cicuti, Fillanti), mostre d’arte (Paolo Ballerani), personaggi (Mauro Casciari), giochi popolari, rievocazioni (battitura del grano), camminate, osservazione del cielo (Notte Stell’Arna), musica giovanile (Osteria di freghi)... e tanto altro

La festa prende spunto dal diario parrocchiale di don Francesco Baldelli, (parroco dal 1846 al 1898) e ripropone uno spaccato di vita di metà ottocento, quando a Civitella vennero fuse 13 campane ad opera dei fonditori Sini di Aquapendente di Viterbo. Nei giorni della festa, Civitella d’Arna torna indietro nel tempo e ripresenta momenti legati al mondo contadino, con scene di vita quotidiana, mostra di arnesi, riproposta di lavori e sapori riferiti a quegli anni. Un notevole numero di paesani in costume hanno sfilato per corso Vannucci fino alla Fontana, dove Salvatori e Urbano Barelli hanno presentato l’evento.

La storia di Perugia, la Festa delle Campane e del dialetto perugino

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