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Dibattito alla Notari: Musei e aree archeologiche divengono accessibili per la disabilità grazie a un progetto di vaglia

Da un progetto internazionale (OPEN) a un intervento che coinvolge Perugia e le sue Associazioni. L’iniziativa ha cointeressato molti e qualificati soggetti. Fra essi, il nostro Gruppo Archeologico Perusia e Articity. Per il Gruppo Archeologico Perusia, il progetto è stato seguito Da Francesca Giugliarelli, Artemis Karathanasopoulou e da Barbara Venanti. Per Articity, sono state attive Maria Antonietta Taticchi (artista della ceramica) e Claudia Bottini, stimata critica d’arte. La prima fase del progetto ha visto l’analisi delle realtà dei musei minori di ogni Paese partner, riguardo alla accessibilità delle strutture.

È ovvio che escludere soggetti fragili dalla fruizione di questi luoghi di cultura è uno dei problemi dai quali si dovrebbe sentire investita qualunque comunità che aspiri ad essere considerata democratica, aperta e civile. Quanto ai luoghi della cultura del “cuore verde”, sono stati presi in esame il MANU e il Parco archeologico di Carsulae. Va ricordata, in proposito, la disponibilità dell’allora direttore Luana Cenciaioli e di Fabio Pagano con i quali il gruppo di lavoro ha iniziato il percorso. La collaborazione è poi proseguita con i direttori subentrati: Maria Angela Turchetti e Silvia Casciarri. Onore e ringraziamenti anche al museo dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, a quello dell’Ara Pacis, al museo tattile Omero di Ancona.

Un aiuto essenziale, in questa fase di ricognizione, è stato dato dalle Associazioni Adam Accessibility, A.U.S.R.U., Amici della Vista, che hanno visitato i musei umbri indicando le criticità più marcate. Un aiuto consistente è stato anche fornito da Clarissa Bartolini, relativamente al percorso per sordi. Il secondo step ha visto la realizzazione dell’incontro formativo "Accessibility for people with disabilities in cultural heritage sites–training" svolto in Italia (dal 25 al 27 giugno 2019) presso la sede del MANU.

La terza fase, poi, ha riguardato la realizzazione di una guida per i musei e le aree archeologiche su come risolvere i gap di comunicazione e di accessibilità (col coordinamento dei partner polacchi). La fase quattro ha riguardato la realizzazione del sito internet che sarà ultimato alla fine del progetto, coordinato dai partner greci. Il completamento ha dovuto subire lo slittamento di circa un anno, a causa delle vicende covid.

La fase finale è quasi ultimata e vede la realizzazione, in tutti i Paesi partner, di incontri informativi con la cittadinanza per divulgare il lavoro finora svolto. Un modo, insomma, per informare e misurare la ricaduta sociale di un’iniziativa tanto complessa, ma necessaria. E la Sala dei Notari è stato il teatro giusto per un’informativa che ha visto la presenza di privati cittadini e autorità. Fra le quali quella dell’Assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano.
 

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