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Il decennale della scomparsa di monsignor Nello Palloni, verrà celebrato con una grande mostra

La mostra è curata da Massimo Duranti, che di don Palloni fu amico e studioso, coadiuvato dal giovane Andrea Baffoni

Il decennale della scomparsa del pittore “dottoriano”, monsignor Nello Palloni, verrà celebrato con una grande mostra. Si tratterà di una retrospettiva promossa dalla sua parrocchia, San Barnaba, dalla Curia arcivescovile, dal Comune e dalla Regione. Tre le sedi nelle quali si dipanerà l’evento: Palazzo Della Penna, Museo diocesano e sede originaria di San Barnaba, poco sopra l’attuale chiesa nuova di via Cortonese.

La mostra è curata da Massimo Duranti, che di don Palloni fu amico e studioso, coadiuvato dal giovane Andrea Baffoni. Verrà stampato anche un catalogo che documenterà in modo completo la mostra del decennale. Se qualcuno possedesse opere del prolifico monsignore, può contattare i curatori attraverso mostra.palloni@gmail.com o telefonando al 3400694942. Ce ne sono in giro veramente tante, spesso note solo al donatario. Ricordo personalmente di aver apprezzato, a casa del grafico Umberto Raponi, un acciaio smaltato di eccezionale bellezza, frutto di uno “scambio” fra artisti.

Si potranno vedere disegni, stampe, vetrate e dipinti. Anche se il vero museo di don Nello è disseminato nelle chiese cittadine e non, oltre che nella Cappella del Silvestrini, dove domina il suo splendido, gigantesco  mosaico. Uno dei maggiori collezionisti ed estimatori delle opere di don Nello è il cardinale Ennio Antonelli che ne custodisce un  numero impressionante.

Ricordo che, nella commemorazione da me organizzata come Accademia del Dónca, Antonelli non poté partecipare, ma inviò una lettera affettuosa. Fu invece presente l’allora vescovo Giuseppe Chiaretti, che di don Nello fu amico, e che ricevette in dono da Sandro Marchetti una litografia del grande monsignore (foto esclusiva in pagina di Andrea Ottaviani). Erano con me a ricordare don Nello: il compianto amico monsignor Elio Bromuri, il critico Massimo Duranti, l’attore Nico Pellicoro, il tarsista Rolando Chiaraluce.

Recentemente, Antonelli – ci racconta il vescovo ausiliare don Paolo Giulietti – ha inviato ai colleghi degli auguri accompagnati dalla critica di un’opera di don Palloni. Insomma: la mostra costituirà un’eccellente occasione per celebrare una figura di riferimento della chiesa perugina, ma anche un artista di robusta caratura, sempre sostenuto da un’altissima spiritualità.

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