rotate-mobile
Cultura Centro Storico

Aspettando Perugia 1416, ecco chi sarà il vittorioso condottiero Braccio Fortebracci

A pochi giorni da Perugia 1416 abbiamo incontrato Alexio Bachiorri, colui che interpreterà il condottiero Braccio da Montone: "Una figura che incarna perfettamente l'animo e la tempra della nostra terra"

Sarà il risveglio della città, della sua memoria e della sua storia. Sabato 11 e domenica 12 giugno, Perugia vivrà la sua prima rievocazione storica incentrata sul passaggio di Perugia dal Medioevo al Rinascimento, a seicento anni dalla signoria di Andrea Braccio Fortebracci. La città si preparerà ad accogliere il drappello armato di Fortebraccio e la consegna delle chiavi della città. Ma chi sarà Braccio da Montone? A pochi giorni da Perugia1416, abbiamo incontrato colui che impersonificherà il vittorioso condottiero, è Alexio Bachiorri, 29 anni, perugino e da sempre appassionato di storia medievale.

“Sono molto legato alla figura di Braccio fin dalla tenera età, spiega Bachiorri, fu mio nonno a narrarmi le sue gesta. Ispirandomi alla sua storia ed alla sua figura, mi sono tuffato nel mondo delle rievocazioni storiche tanto da entrare a far parte di una compagnia d’arme dove pratichiamo l’arte della spada e del combattimento in armatura”

Come ti sei preparato a questa “nuova sfida”?

“Documentandomi il più possibile, dai libri, agli archivi ai documenti storici, per capire a fondo la sua figura e non limitarmi alla semplice storia”.

Cosa ti ha colpito della figura di Braccio da Montone?

“In Braccio non vedo un mero mercenario del tempo, ma un uomo multiforme, un politico, un uomo di stato all’occorrenza nonché capitano di ventura senza eguali, espressione dell’unica vera signoria che abbia mai avuto la nostra città. Braccio incarna perfettamente l’animo e la tempra della nostra terra umbra, sono speranzoso che possa divenire, soprattutto nelle scuole, un periodo storico messo all’attenzione dei più giovani affinchè si possa diventare orgogliosi delle nostre origini. In fondo senza storia non ci sono radici e senza radici non può esserci un futuro ben delineato".

Come pensi che la città accolga il Palio?

“Spero che Perugia1416 non sia letto dalla gente solo come una semplice manifestazione, ma un giusto inizio per creare in tutta la cittadinanza quel senso di coesione, identità ed appartenenza, vicolo per vicolo, via per via, Rione per Rione, diventando centro di aggregazione nonché di crescita per l’individuo. Impersonificare una figura del genere sarà sicuramente un grande onore per me, e devo ringraziare l’organizzazione Perugia 1416, con cui sono in contatto, che sta lavorando non stop per la riuscita dell’evento con passione e sacrificio. Un piccolo sogno sembra avverarsi, per essere cavalieri non basta un’armatura ma la cavalleria va praticata nell’animo".

"L’Umbria ricorda inoltre la figura di Braccio con molto attaccamento, basti pensare al paese di Montone, all’interno del quale si può respirare il suo arcaico mito di cui la gente ne parla quasi come se fosse ancora in vita. O all’omaggio di uno scrittore umbro scomparso poco tempo fa, Marco Rufini, che al mito di Braccio ha dedicato ben due romanzi".

Come rispondi a chi ti avanzato alcune critiche circa la tua partecipazione al programma di Uomini e Donne nella parte del tronista?

“È  un episodio accaduto molto tempo fa. Quello che mi preme ricordare è come questa sia una festa rivolta a Braccio Fortebracci e la città, e non ha senso avanzare critiche su un elemento che non lede in nessun modo la manifestazione”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aspettando Perugia 1416, ecco chi sarà il vittorioso condottiero Braccio Fortebracci

PerugiaToday è in caricamento