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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nel giorno del Patrono l’Accademia di Belle Arti più antica d’Italia celebra 442 anni

Uno sguardo attento al futuro senza recidere il glorioso legame con il passato; l'Accademia di Belle Arti P. Vannucci, oggi Istituzione di Alta Formazione Artistica, ha festeggiato 442 anni di attività con due ospiti speciali: Filippo Timi ed Oliviero Toscani

Nel giorno in cui la città si accinge a festeggiare il suo amato Patrono San Costanzo, il cui legame sacrale con Perugia non può prescindere dalla sfera culturale ed artistica, in un continuum di misticismo, poesia e bellezze del nostro patrimonio, l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci ha inaugurato i suoi 442 anni di attività formativa.

Depositaria di antiche saggezze, l’Accademia ha visto promulgare il suo alto valore artistico ed intellettuale con nomi insigni ed immortali dell’arte italiana; nacque per volontà di un gruppo di pittori e architetti capitanati dal pittore Orazio Alfani e dall’architetto-matematico Raffaello Sozi.

Nell’800 l’architetto e storico Baldassarre Orsini, il pittore ed incisore Carlo Labruzzi, l’architetto artefice del Palazzo di giustizia a Roma Guglielmo Calderini, il celebre pittore dal levigato classicismo Silvestro Valeri, diedero, con la loro attività accademica, una guida all’arte non solo nella nostra regione. Nel 900 l’Accademia ha continuato la sua autorevolezza con  Maestri come Pietro Angelini, Gerardo Dottori, Arturo Checchi.

E fa ben sperare che Perugia fosse quella “bottega” culturale, quel crocevia appassionato di arte sopraggiunto a noi, testimoniato dall’esclusivo lascito che questi preziosi protagonisti del passato ci hanno tramandato. Quasi a mentore di una storia, la nostra, che ha accolto nel suo ventre una memoria collettiva intellettuale da non dimenticare.

E proprio nella suggestiva Sala dei Notari, l’Accademia Civica di Belle Arti tra le più antiche d’Italia (la cui direzione è affidata al Dott. Paolo Belardi), ha inaugurato il nuovo anno accademico, con l’intenzionalità, tutt’altro che prosaica, di rilanciare Perugia e l’Umbria verso traguardi di investimento artistico di cui la regione potrà goderne in futuro.

Ad iniziare dal carattere di internazionalità che l’Istituto di Alta Formazione sta acquisendo con sempre maggiori aspettative, grazie ad un numero considerevole di studenti stranieri, un incremento di immatricolazioni pari al 50% e l’attivazione, nel 2016, di 4 master di Primo livello. A breve anche l’attivazione di un corso di Liturgia coadiuvata all’interno della materia d’insegnamento di Arte Sacra.

Diplomi d’onore ai nuovi accademici Filippo Timi ed Oliviero Toscani, attesissimi ospiti della giornata; l’attore si è cimentato nell’antica declamazione commentata del testo redatto da Raffaello Sozi nel Cinquecento (conservato in forma manoscritta nella Biblioteca Augusta di Perugia) in cui è testimoniata la fondazione dell’antica Accademia del Disegno, con l’originale sottofondo di “The end” dei Doors, mentre il celebre fotografo ha tenuto una lezione magistrale titolata “Cosa farò da grande?”, rivolta ai giovani provenienti da ogni parte del mondo.

Inaugurato anche il nuovo “Temporary Academy”: un progetto di accademia diffusa nella città di Perugia, in parte nel terminal Metropolis del minimetrò di Pian di Massiano, dove è prevista una “FABLAB”, e in parte lungo via dei Priori, dove sono previste due “Project Room” ricavati da ex botteghe dismesse. Le aule didattiche si trasformeranno in veri e propri laboratori artistici in cui fare e vedere, integrandosi sinergicamente, a cavallo fra tradizione e innovazione.

E per concludere con le splendide parole del Cardinale Bassetti: “Cosa sarebbe la nostra città senza Università, Accademia, Conservatorio che la rendono così viva? Non si può, in nome della crisi, rinunciare alla Bellezza”

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