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La logica e l'arte del dialogo. Un itinerario di studio tra mente, linguaggio e verità

Il nuovo libro del professor Calemi: "Argomentare, dimostrare, confutare. Un’introduzione alla logica"

"Argomentare, dimostrare, confutare. Un’introduzione alla logica". Un 'viaggio' di studio tra mente, linguaggio e verità. Frutto del percorso di ricerca e dell’esperienza didattica del professor Francesco Calemi, docente di Logica e di Filosofia della mente dell'Università degli Studi di Perugia, il libro introduce alla logica intesa come arte del buon ragionamento, trattandone gli aspetti retorico-argomentativi, illustrandone le procedure matematico-dimostrative ed esplorando la natura delle tecniche confutative in riferimento alle possibilità offerte dagli sviluppi dell'intelligenza artificiale.

"Scopo eminente del volume - spiega il professor Calemi  - è quello di evidenziare non solo che la logica è uno strumento di ricerca imprescindibile per qualsiasi sapere umano (sia esso afferente alle “scienze dure” che alle “scienze molli”), ma anche che la stessa al contempo dischiude un'autentica prospettiva sullo studio dell'uomo e dei processi legati all'assenso, alla persuasione, all'affinamento dello spirito critico e alla capacità di gettare ponti tra prospettive apparentemente differenti". In questa ottica, prosegue, "l'arte del buon ragionamento si rivela anche come arte del dialogo, recuperando la dimensione dialettico-dialogica e la valenza "politica" (nel senso più nobile di questo termine) che l'ha contraddistinta sin dai suoi albori nell'antica Grecia".

Il testo è strutturato in tre parti e ciascuna di esse affronta uno dei tre aspetti fondamentali della logica: l'argomentazione, la dimostrazione e la confutazione. "Contrariamente ad alcune tendenze culturali che tentano di ridurre la logica a pura algebra dei concetti - sottolinea Calemi - , il volume sottolinea come lo studio delle norme e dei principi del ragionamento sia nato da una sinergia di esigenze non ascrivibili esclusivamente all'ambito teorico-speculativo ma anche a quello pratico in senso lato. L'elaborare assiomatiche applicabili allo studio geometrico, il mettere a punto metodologie filosofico-euristiche, l'affinare la pratica della professione forense, il valutare e il criticare l'opinione altrui nei dibattiti politici sono esempi che illustrano come nella logica non confluiscano solo richieste di natura formale-dimostrativa, ma anche istanze relative ai molteplici ambiti a cui si applica la prassi argomentativa e la realizzazione di quella che nel Sofista Platone, per bocca di Socrate, definisce come “la più grande e la più potente delle purificazioni” ossia la confutazione, il liberarsi della menzogna per predisporsi a indagare e ad accogliere autenticamente il vero. Insomma sin dalle sue origini la logica ancor più che strumento di formalizzazione è trascrizione del nesso essenziale che lega filosofia, democrazia e ricerca della verità".

E ancora: "Proprio in virtù della sua tripartizione tematica  - conclude il professore dell'Unipg - il libro contribuisce a restituire la complessità del fenomeno della persuasione, che da ultimo risulta essere funzione tanto della cogenza formale del discorso quanto dei fattori empirico-sociali e psicologici in cui esso si realizza. La logica indaga esattamente ciò che vi è "tra" tali orizzonti, vale a dire la soglia mobile e non cristallizzabile in cui si incontrano il discorso argomentativo, il fenomeno dell’assenso e la dimensione della verità".

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