Corciano, prima mondiale di un'opera inedita di Francesco Morlacchi, fortunosamente ritrovata
di Sandro Allegrini
Importante evento commemorativo nel decennale della scomparsa del musicista torgianese Ciro Scarponi. Di cui si esegue, a Corciano, “For Danny”, per la direzione di Andrea Franceschelli che ne fu stretto sodale. Ma, in piazza Coragino, l’evento cruciale sta nella prima esecuzione moderna di un inedito di Francesco Morlacchi.
Il manoscritto autografo proviene dal fiuto della massima studiosa del musicista perugino, al cui nome sono intestati il Conservatorio musicale e il teatro cittadino. A distanza di oltre due secoli, l’opera trova così una rinnovata vitalità. La musicologa Bianca Maria Brumana, docente allo Studium perusinum e alla Sorbona, ha acquistato a un’asta il prezioso reperto, il cui valore era sfuggito alla comunità dei musicisti.
Torna così a Perugia ciò che da Perugia era partito. Quando il letterato Antonio Mezzanotte, erede dei manoscritti di Morlacchi, cedette al conte Giovan Battista Rossi Scotti tutta la raccolta, poi frazionata e dispersa come dono per esperti e collezionisti. E Corciano propone, coraggiosamente, l’opera di cui, fino a tre mesi fa, s’ignorava addirittura l’esistenza.
La casa d’aste aveva erroneamente classificato il lotto come relativo ai ‘bagni di Taranto’. In realtà le composizioni erano state scritte nella località termale di Tharandt, con stabilimento nei pressi di Dresda, frequentata da Goethe, Shiller e Kleist, come anche da Napoleone e dalle teste coronate di mezza Europa.
L’esecuzione ha così proposto una canzone “da tavola”, ossia destinata a un momento conviviale, composta dal musicista perugino nel 1812 e dedicata a tal Antonio Pusinelli, gestore dei bagni della rinomata località balneare. Oltre alla musica, sono di Morlacchi le parole, con richiami mitologici e una scansione tripartita.
Doveva essere eseguita da un coro di soprano, alto, tenore, baritono, con orchestra di fiati e banda turca. Le sue caratteristiche sono adatte a rendere un clima festoso e ne consentono l’esecuzione all’aperto. A Corciano, proprio questo è stato fatto, con la partecipazione del Coro dell’Università e dell’orchestra del Festival. Un pubblico numeroso e partecipe ha accolto il concerto con prevedibile interesse. Data l’eccezionalità dell’evento: la prima mondiale di un’opera di Francesco Morlacchi, bandiera dei musicisti della città del Grifo.