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Corciano, cinquanta modelle per un giorno: sfilata "Eco&Chic" in piazza dei Caduti

Serata di fashion, gusto e socialità tra musica, poesia, moda, sotto il brand Eco&Chic di Cinzia Verni

Corciano. Serata di fashion, gusto e socialità in Piazza dei Caduti tra musica, poesia, moda, sotto il brand Eco&Chic di Cinzia Verni.

Una seconda edizione coi fiocchi, che ha visto sfilare, sull’anfiteatro ideale di quella scalinata, modelle professioniste e ragazze, nipoti e nonne, tutte accomunate da uno spirito autoironico e dalla voglia di divertirsi.

Un defilé aperto dalle armonie medievaleggianti di Brunella Spaterna, musicista e singer di straordinario appeal. Introduzione poetica di Mauro Speziali.

Tutto ha girato alla perfezione: dalle acconciature di Oliviero alle bottiglie grandi marche dei profumi Bottini.

Le musiche contemporanee mixate da Dj Sesè hanno funto da colonna sonora versatile, con attraversamenti di generi e sonorità ad hoc, studiate per ciascuna delle proposte di moda.

Cinzia Verni è dotata di eccezionale creatività e per ogni donna individua il giusto look: sia un’adolescente sbarazzina o una matura e spigliatissima signora, una professionista che vola leggera avvolta da una nuvola verde di chiffon o una rotonda e spiritosa dama, accolta dall’ammirazione e dalle ovazioni di ospiti e amici.

Oltre una cinquantina le modelle per un giorno, ciascuna con le sue specificità. E il valore aggiunto di un piccolo saggio della Nuova Scuola danza classica e moderna di Perugia (coreografa Federica Bardani, anche indossatrice e maestra di portamento). Il tutto scandito dalla presenza di una clessidra con la sabbia che scivola a segnare il tempo della vita, il passaggio di mode e modi, di vezzi e vizi, di balocchi e profumi. Di quell’effimero, insomma, così “vanitas vanitatum” da risultare – per assurdo – il sale della vita, un’efficace metafora del virgiliano “fugit irreparabile tempus”. Con una punta di “gaudeamus” ché “del doman non v’è certezza”.

L’abito installazione in chiusura è stata una “inventio” eccezionale: due gemelle siamesi, in vestito nero e oro, con cute dorata, che reggevano un medaglione effigiante la città di Coragino. Uno spettacolo degno del Carnevale di Venezia o delle più ardite fantasie casanoviane di Fellini.

Il tutto legato dalla presentazione della professionista più professionale, fra giornalismo e moda, icona della femminilità: l’amica Paola Costantini, che non ci stancheremo mai di lodare per la discrezione e la classe entro cui si celano educazione e cultura.

Per Cinzia Verni, un trionfo. Meritatissimo. Dice: “Un grazie di cuore alle associazioni corcianesi e all’Ufficio cultura del Comune che hanno assecondato questa manifestazione”. E intanto scorre la sabbia nella clessidra… in attesa dell’edizione 2020, la numero 3.

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