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Melting pot di generi e strumenti, la musica tradizionale sarda incontra la cultura classica

Accade nel concerto “Cuncordia”, organizzato dalla direttrice Luana Cenciaioli, e in programma, in occasione di Umbria Jazz, venerdì 19 luglio, alle ore 17, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria, Sala Umbri ed Etruschi

Quando il jazz mischia e contamina antico e moderno. Melting pot di generi e strumenti, in cui la musica tradizionale sarda incontra la cultura classica. Accade nel concerto “Cuncordia”, organizzato dalla direttrice Luana Cenciaioli, e in programma, in occasione di Umbria Jazz, venerdì 19 luglio, alle ore 17, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria, Sala Umbri ed Etruschi.

Sulla scena del pentagramma la giovane artista Zoe Pia (in foto) con launeddas e il quintetto corale “Quintessenza italiana”.

Al termine, una visita guidata alla mostra “Luce in Africa”, della quale siamo stati i primi a dare notizia, dedicata alle comunità rurali del Mali.

Zoe Pia conosce la cultura afro-americana, e si cimenta su un repertorio che spazia dalla musica da camera, al jazz, alla contemporanea. Numerosi i riconoscimenti ottenuti e le collaborazioni di vaglia con grandi musicisti. Zoe suona le launeddas, uno strumento musicale popolare sardo molto suggestivo, la cui presenza è attestata in Sardegna fin dal periodo nuragico.

Il quintetto “Quintessenza italiana” è composto da Mauro Branda (tenore), Moreno Ilicini (basso), Maria Morena Lepri (soprano), Milena Regali (contralto), Nicoletta Ricciarelli (soprano). Si è esibito in numerosi eventi e ha collaborato con il laboratorio di Musica Medievale di Tor Vergata e con l’A.R.C.U.M., Associazione Regionale dei Cori Umbri (Sagra Musicale Umbra) presieduta dal nostro amatissimo Mauro Chiocci. Sarà certamente un evento interessante e inusuale.

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