Umbria Jazz, l'Avvocato in occhiali da sole gialli è il graffio che accarezza i 50 anni del festival
Arena piena per Paolo Conte poi Ray Gelato per chiudere in bellezza
L'amore di Umbria Jazz è un sentimento corriposto. L'Avvocato torna al festival, a distanza di qualche anno, e trova ad attenderlo un'arena Santa Giuliana della grandi occasioni. Paolo Conte è Paolo Conte, raffinato, ironico, poetico. In completo scuro, ma occhiali da sole gialli, che calza con una smorfia divertita. E che continua a indossare anche quando, in più occasioni, si alza in piedi per cantare. Uj e i suoi cinquant'anni si impreziosiscono così di un'altra serata ad altissimo tasso artistico. Il pubblico gradisce la performance di un artista che non deve essere presentato, ma che continua a offrire esibizioni di grande livello.
A raccogliere il suo traino, Ray Gelato & The Giants che occupano il palco dell'afetshow, di fronte un nutrito pubblico che non chiedeva altro per iniziare a ballare. Del resto, a fronte dei grandissimi nomi che impreziosisono il cartellone, per tanti il simbolo di questo festival sono proprio Ray e i "suoi" ragazzi come lo sono i Funk Off. Una questione, dopo tanti anni, anche affettiva. Inevitabile.
Ai giardini Carducci, The New Orleans Mystics infiammano il pubblico. In giacche gialle paillettate i quattro quantanti divertono e si divertono. Quando sul palco fanno salire anche le ragazze della Shake 'Em Up Jazz Band, in borghese dopo la loro esibizione ma rimaste a godersi il concerto, la festa è totale. Penultimo giorno chiuso con le jam della Taverna 36. Ancora un giro di orologio per godere di questa magia.