La musica delle nuove generazioni fa tappa a Foligno con Young Jazz Festival

L’ambizioso scettro di Città del Jazz, che riflette, nella nostra Regione, la storia musicale iniziata da quel sogno utopico negli anni 70 con l’avventura di Umbria Jazz, oggi prestigiosissimo festival giunto al suo quarantaduesimo compleanno, ad oggi investe i territori culturali ed artistici dell’Umbria, con una vetrina multiforme che da voce e spazio alla musica internazionale, dall’edizione invernale di Orvieto, alla rassegna jazz Club di Perugia, fino al palcoscenico contemporaneo di Foligno.

E se il Festival perugino, segno distintivo della nostra città, ha raccontato 40 anni e oltre di storia musicale, jazz e contaminazioni, la risposta alle “nuove generazioni e di nuova generazione”, si colloca ora nel segno di un ambiente culturalmente vivace come Foligno, che, in 11 anni di Young Festival, ha raccolto la sfida di narrare i giovani talenti, i volti meno conosciuti di questa straordinaria avventura musicale.

La direzione artistica, affidata anche quest’anno al musicista di acclarata fama Giovanni Guidi, pone l’accento sulla qualità delle proposte musicali, investendo sulle peculiarità e suggestioni dei nuovi rappresentanti del jazz per una vetrina, ormai decennale, che possa rendere tributo e merito alla variegata e multiforme scena giovanile internazionale. Il programma è stato  presentato stamane in conferenza stampa da Giovanni Guidi, l’Assessore alla cultura Regione Umbria Fabrizio Bracco, e dal Presidente dell’Associazione Young Jazz Luigi Metelli.

Le suggestive location del centro storico folignate, dal 20 al 24 maggio, diverranno ideali palcoscenici, vetrine artistiche pronte a rappresentare l’espressione più compiuta della ricerca e dell’innovazione musicale, senza tralasciare importanti momenti culturali improntati verso un’attenzione al mondo sociale, ai problemi contemporanei ed alla disabilità mentale a cui il Festival, quest’anno, dedicherà uno speciale spazio con la mostra “Migranti per forza” (spazio Zut), il doc. film “Benvenuto Signor Nessuno” e lo spettacolo teatrale “Amletici”.

Tra le importanti collaborazioni di cui quest’anno Young Jazz vanta, oltre al patrocinio del Festival di Perugia, anche il Bihmuis di Amsterdam, un’istituzione europea per la musica Jazz, che porterà a Foligno la talentuosa pianista e compositrice Kaja Draksler (giovedì 21 maggio, spazio Zut) per una straordinaria esibizione di solo piano.  A seguire, nella stessa serata, Gabriele Coen 4et, il quartetto capitanato dall’unico musicista italiano ad avere inciso due dischi per la Tzadick, l’importante etichetta newyorchese di John Zorn.

Un altro piano solo declinato al femminile, sarà rappresentato dalla giapponese Pak Yan Lau, che si esibirà, venerdì 22 maggio, allo Zut, subito dopo Teho Teardo ed il suo progetto “la retour à la raison”, una magnifica esecuzione dal vivo delle tre colonne originali composte dal musicista per i film di Man Ray.

La compagine del jazz italiano sarà la protagonista assoluta di sabato 23 maggio con le esibizioni di Franco D’Andrea “Electric Trio”, il drum solo di Federico Scettri, il sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, XY Quartet con Nicola Fazzini, Enrico Zanisi insieme a Michele Pauli dei Casino Royale, Fabrizio Puglisi con i Guantanamo e Beppe Scardini Trio.

A completare il ricco cartellone, ci penserà l’Orchestrino e Maak, uno dei collettivi storici dell’avanguardia jazz belga, Paradisi Ramadori Mela Trio, Belly Hole Freak ed un secret concert  “Formato Ridotto Jazz”, in collaborazione con il gruppo folignate Formato Ridotto Live, che organizza secret show nei salotti delle case umbre.

Da undici anni, Young Jazz è uno degli spazi musicali più ambiti a livello internazionale, il regno del jazz contemporaneo del mondo che porta avanti l’immagine di una terra da sempre crocevia di arte, storia e musica.