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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Concerti Foligno

C'era una volta "www mi piaci tu", i Gazosa vent'anni dopo tornano sul palco a tutto rock: "Sarà un'emozione fortissima"

Parte da Foligno il tour della ex band prodigio. Ora sono cresciuti e hanno le idee chiare: "Suoniamo quello che più ci rappresenta"

“Stai con me, forever”. Vent’anni fa, un quartetto di adolescenti irrompe al Festival di Sanremo e vince la categoria Giovani. E poi "Www mi piaci tu". Vent’anni dopo tre di quei quattro, Valentina e Federico Paciotti, e Vincenzo Siani tornano insieme, tornano i Gazosa. Nuove canzoni, nuovi suoni, nuova attitudine. O meglio, assicurano, quella originaria che torna fuori senza filtri per vestire la band con il suo nuovo abito. Più rock e meno pop, maturo e maturato. Nel mezzo, dopo il successo, anni di studio, scelte diverse in alcuni casi, senza perdere mai di vista la grande passione per la musica e con quell’idea di tornare a essere quella band prodigio ancora una volta. Se l’occasione è stata la ricorrenza del debutto, il trio adesso guarda oltre, con nuovi singoli e un prossimo album di inediti. Intanto un primo tour che fissa la sua data zero a Foligno, all’Auditorium San Domenico che ha già tenuto a battesimo gli spettacoli di diversi artisti.

Il concerto è in programma per il 15 ottobre.

“Finalmente torniamo su un palco. E ci torniamo come Gazosa, sarà una grande emozione” commenta Valentina che ricorda come dall’occasione di una reunion per l’anniversario, si sia passati a un progetto nuovo vero e proprio, “Gazosa 2 o Gazosa 2.0”.

“Un progetto che ci rispecchia a pieno, chi ci verrà a sentire, scoprirà come siamo cresciuti. Penso cresciuti noi come il nostro pubblico. Ai tempi erano prevalentemente famiglie, i genitori che accompagnavano i figli, nostri coetanei o giù di lì. Oggi chi ci verrà a sentire? Siamo curiosi di scoprirlo. Ma siamo sicuri che la nostra sincerità artistica sia chiara. Quando sei sincero non sbagli mai” sottolineano i due fratelli a sottolineare quel nuovo abito che li sta portando lontano dall’immagine che si può conservare nella memoria, “ma anche per forza, sono passati molti anni, eravamo dei ragazzini”. Ma, sottolinea Federico, la sterzata verso il rock non è stata una conversione, “prima del successo, del primo album, avevamo inciso un disco di cover. Tutte rock, canzoni di gruppi con i quali siamo cresciuti anche grazie agli input dei nostri genitori”. Poi il primo lavoro comunque più marcatamente pop, “una scelta che era anche più in linea con noi, con la nostra età”. Ora che sono cresciuti, invece, la libertà di esplorare è diventata totale, e soprattutto la libertà “di fare quello che più ci rappresenta”. E l’obiettivo è proporre le nuove canzoni direttamente al concerto, “per vedere il feedback del pubblico”, una condivisione a tutto tondo. Quella condivisione così scontata in tempo di social, così diversa dai loro esordi, “Ci fu un grande lavoro da parte della casa discografica, Caterina Caselli ci ha aiutato in modo eccezionale. Oggi sarebbe diverso certo”. “Ma influencer io? No dai, influencer no” sottolinea Federico. Che con la sorella sono “affezionati” ospiti dell’Umbria, “Veniamo spesso a Marsciano dai nostri zii”. E l’auditorium? “Be’ l’avevamo visto facendo dei sopralluoghi. E abbiamo capito che lì volevamo suonare”. Ecco fatto, il 15 ottobre si avvicina, poi a chiudere il tour, ancora in Umbria, al Mancinelli di Orvieto: “Sarà super emozionante”.

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