La storia dei templari in Umbria: la storia di San Bevignate al centro di un incontro
Sempre più intensa si fa l’attività dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia nella valorizzazione del complesso monumentale di San Bevignate e della storia dell’Ordine Templare che è ad esso legata. Mentre prosegue, infatti, il percorso di Perugia, in rappresentanza dell’Italia, all’interno della Strada Europea dei Templari, insieme a Francia, Portogallo e Spagna, con l’obiettivo di diventare una delle tappe dell’Itinerario Culturale Europeo che lega i diversi siti templari, a San Bevignate partirà a breve il restauro della controfacciata, che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare una delle più straordinarie testimonianza della storia templare in Italia.
Lunedì prossimo, 16 ottobre, alle ore 11.30, si terrà - presso il Complesso monumentale in Via Enrico Dal Pozzo a Perugia - la conferenza stampa di presentazione dell’intervento, alla presenza del Sindaco Andrea Romizi, dell’Assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia Teresa Severini, di Caterina Bon Valsassina, Direttore generale per l'Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio del Mibact e Marica Mercalli, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Nel frattempo, è stata realizzata anche una nuova guida di San Bevignate a cura di Sonia Merli, dal titolo “I Templari a Perugia. Storia e arte della precettoria di San Bevignate", edita da Fabrizio Fabbri Editore. Uno strumento agile ma estremamente curato, anche nella veste editoriale, e soprattutto aggiornato sui più recenti studi, capace di raccontare in maniera rigorosa e avvincente la storia del monumento nella fase in cui vi risiedettero i cavalieri rossocrociati.
“Dai tempi del volume di Scarpellini, ormai lontano nel tempo e purtroppo introvabile - ha ricordato l’Assessore Severini- non erano stati più prodotti materiali illustrativi sul complesso templare. Riteniamo che in attesa del riconoscimento dell’Itinerario Culturale Europeo della Strada dei Templari, questa possa essere un’occasione di promozione importante che viene offerta alla città, sia in chiave turistica che di valorizzazione del sito, che peraltro spicca tra quelli dell’ordine cavalleresco, sia per monumentalità dell’edificio stesso che per la rilevanza della decorazione pittorica". Non mancherà occasione neanche per conoscere e approfondire la storia dei Templari e del santo eremita a cui la chiesa perugina fu dedicata. Da venerdì scorso ha preso avvio, infatti, un nuovo ciclo di conferenze dal titolo “La storia dei Templari raccontata a San Bevignate”, organizzata dal Comune di Perugia con il patrocinio del Sovrano Militare Ordine di Malta, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Umbria e della Deputazione di storia patria per l’Umbria e con il coordinamento scientifico affidato a Mirko Santanicchia, docente medievista della Università degli Studi di Perugia e Sonia Merli, che hanno condotto importanti studi e ricerche sull’insediamento dei Templari a Perugia e sul culto di cui fu oggetto l’eremita Bevignate tra basso medioevo e prima età moderna.
Titolo di questo primo incontro è stato proprio “Quasi santo”. Sulle tracce di san Bevignate titolare della precettoria templare di Perugia”, uno studio dello stesso prof. Santanicchia che getta nuova luce sulla figura dell’eremita perugino almeno nella forma in cui lo raccontava la “Legenda” che ha da sempre accompagnato i tentativi di farlo canonizzare dal papa. Tentativi promossi insieme dal Comune, dal Vescovo e dai Templari che nella loro chiesa ne ospitavano il corpo, ma mai giunti a buon fine, almeno fino a quando i perugini nel 1453 decisero di farlo santo autonomamente, con una “canonizzazione laica”. La ricerca di Santanicchia, attraverso immagini inedite del santo e nuovi documenti che descrivono per la prima volta una cappella a lui dedicata nella stessa chiesa, realizzata nel 1455 con affreschi che ne raffiguravano i miracoli (rimossa tra Sei e Settecento), permette così di dare credito alla tradizione seicentesca di un Bevignate come figura di eremita, vicino al mondo contadino e popolare e di definirne la fortuna del culto in città. Il prossimo appuntamento si terrà venerdì 17 novembre, a partire dalle ore 17.30, e avrà come oggetto “Perugia, A.D. 1260: fra Raniero Fasani, i movimenti di pace e il Comune di Popolo”, a cura di Stefania Zucchini, dell’Università di Perugia e Massimo Vallerani, dell’Università di Torino, con l’introduzione di Attilio Bartoli Langeli, già Professore ordinario all’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’.