Combattere la disabilità attraverso un progetto di inclusione che riguarda la moda, iniziativa alla Comunità Capodarco e Fondazione Crp
Combattere la disabilità attraverso un progetto orientato alla moda. Si chiama “Coloriamo la vita” ed è attivato a favore delle persone con disabilità psico-fisica, accolte nella Comunità Capodarco
Combattere la disabilità attraverso un progetto orientato alla moda. Si chiama “Coloriamo la vita” ed è attivato a favore delle persone con disabilità psico-fisica, accolte nella Comunità Capodarco. Il progetto di inclusione vuole offrire il lavoro, inteso come strumento di riscatto sociale, ma anche come percorso di valenza terapeutica. La Comunità è supportata dalla azienda Idea Mode s.r.l. di Cannara che coinvolgerà gli assistiti nella decorazione di capi di abbigliamento e accessori di moda.
L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, grazie a un Bando specifico. Ne sapremo di più nel corso della conferenza stampa, in programma nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia di Corso Vannucci, presso la Sala delle Colonne in Palazzo Graziani, alle ore 11:00 di giovedì 31 maggio.
Interverranno: Giampiero Bianconi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Linda Pianura, responsabile amministrativo della ditta Idea Mode, Marco Dell’Oglio, stilista, Francesca Bondì, presidente della Comunità Capodarco di Perugia Onlus e Roberta Marcagnani, responsabile esecutivo del progetto “Coloriamo la Vita”.
“I protagonisti di questo progetto sperimentale – spiega la presidente della Comunità Capodarco di Perugia, Francesca Bondì – sono persone adulte, con disabilità psico-fisica grave e gravissima, accolte presso la nostra Comunità per attività socio-riabilitative”.
Quali gli scopi educativi?
“Grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e alla sensibilità dell’azienda, vogliamo offrire loro l'occasione di esprimersi, liberando la propria originalissima creatività nella decorazioni di capi di abbigliamento proposti dall’azienda, che si farà carico di promuovere presso i suoi punti vendita i manufatti decorati, con la speranza che possa nascere una nuova linea in cui ogni capo è unico”.
Ci saranno anche risvolti economici?
“Questa operazione potrà avere anche un risvolto economico, oltre a favorire l'inserimento occupazionale delle persone con disabilità, coniugando etica, estetica e logica di mercato”.
Insomma, l’iniziativa sarà utile a rimuovere l’emarginazione?
“L’emarginazione di cui queste persone sono vittime è spesso originata anche dall’esclusione dal processo economico. Con questo progetto, si vuole quindi corrispondere anche a questa esigenza”.