Da Neruda al documentario Domani: i film della settimana nei cinema di Perugia
Appuntamento con il cinema d'autore. Ecco gli appuntamenti nelle sale cinematografiche del centro storico di Perugia.
Cinematografo Sant’Angelo – Lettere da Berlino di Vincent Peréz. Berlino 1940. La città è paralizzata dalla paura. Otto e Anna Quangel sono una coppia appartenente alla classe operaia che vive in un appartamento malmesso e che, come tutti, cerca di stare alla larga dai guai durante la dominazione nazista. Quando il loro unico figlio viene ucciso al fronte, la perdita spinge Otto e Anna a compiere uno straordinario atto di resistenza e rivolta. Iniziano così a diffondere per tutta la città cartoline anonime contro il regime di Hitler, con il rischio concreto di essere scoperti e giustiziati. Presto la loro campagna antinazista richiama l’attenzione dell’ispettore della Gestapo Escherich e inizia una spietata caccia all’uomo. Nella loro ribellione silenziosa ma decisa, i Quangel riescono a sfidare il regime spietato e dispotico di Hitler con la sola forza delle parole.
Melies – Pets. Vita da animali - Pensate che quando non ci siete i vostri animali domestici stazionino di fronte alla porta in trepidante attesa del vostro ritorno? Niente di più sbagliato! Infatti, grazie agli inquilini di un condominio di Manhattan, scopriamo che i nostri amici a quattro zampe in nostra assenza si riuniscono, si raccontano aneddoti divertenti e imbarazzanti sui loro amici a due zampe e scorrazzano per la città. A capo di questa combriccola troviamo Max, la cui situazione di animale preferito viene messa a rischio dall’arrivo in casa sua di Duke, uno sciatto bastardino. I due dovranno mettere da parte i loro problemi per affrontare insieme la minaccia rappresentata da Snowball, un adorabile coniglietto bianco…
Postmoderinissimo – Neruda - Cile 1948, il governo di Gabriel Gonzalez Videla, eletto grazie ai voti della sinistra, sceglie di abbracciare la politica statunitense e di condannare il comunismo alla clandestinità. Pablo Neruda, poeta, senatore e massima personalità artistica del Paese, avversa decisamente questa decisione, fino a diventare il ricercato numero 1. In accordo con il partito comunista, Neruda sceglie l’esilio anziché il carcere, ma per riuscire a fuggire deve fare i conti con Oscar Peluchonneau, l’ispettore di polizia che Videla sguinzaglia contro di lui.
Zenith – Qualcosa di Nuovo - Lucia e Maria sono amiche fin dal liceo, ma non potrebbero essere più diverse: Lucia è esigente e rigorosa o, come direbbe Maria, “gufa e spadona”; Maria si descrive come “morbida, positiva e vibrante” o, come direbbe Lucia,”un po’ mignotta”. Anche il loro rapporto con gli uomini è diametralmente opposto: Lucia, scottata da un matrimonio infelice, ha elevato un muro ed è diventata una “donna di nessuno”; Maria invece è una “donna di tutti” che colleziona avventure occasionali con partner improbabili alla segreta ricerca dell’uomo giusto. A scompigliare le carte arriva Luca, amante di una notte di Maria, 19 anni e una fame inesauribile di sesso e di esperienza di vita. Le due amiche finiranno per contenderselo, non secondo le trite dinamiche della competizione “femminile”, ma secondo un percorso di ricerca individuale della propria identità.
Zenith – Domani (giovedì 20 ottobre) - Dopo aver letto un report pubblicato da un gruppo di scienziati sulla rivista Nature nel 2012, che ribadiva la necessità di correre ai ripari, perché il nostro pianeta non può sostenere ancora a lungo l’attuale ritmo di sfruttamento delle sue risorse, e le conseguenze ambientali minacciano niente meno che l’estinzione della specie umana per come la conosciamo, Cyril Dion e Mélanie Laurent hanno deciso di intraprendere un viaggio in cerca delle possibili soluzioni. Domani è dunque un documentario on the road, che attraversa parte dell’Europa e degli Stati Uniti e approda fino in India e all’isola della Réunion, alla ricerca degli esempi virtuosi in cinque campi, che indicizzano il film in capitoli, e sono l’agricoltura, l’energia, l’economia, la democrazia e l’istruzione. Trattandosi di gente di cinema, alle prese con i primi figli e le prime enormi inquietudini sul (loro) futuro, Dion, Laurent e compagni, sanno evitare la trappola del didascalismo, lavorando sulla musica e sulle immagini, ma non fanno sconti sul livello di complessità dei discorsi in campo, pena la conversione del documentario esplorativo in un manifesto umanista ed ecologista, senza piedi per terra. Al contrario, il film è così denso che, per facilitarne la visione e la comprensione al pubblico giovane che più la meriterebbe, andrebbe preso a piccolo dosi, un capitolo alla settimana.