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Tremate il "Bartoccio" è tornato, irriverente e contro il potere: ecco le sue giornate

Dal 15 febbraio al primo marzo un fitto calendario carnevalizio attende i perugini. Le giornate del Bartoccio - la maschera per eccellenza in Umbria - stanno per arrivare...ecco il programma degli eventi

Tornano le giornate del "Bartoccio", la tradizionale maschera carnevalesca tutta perugina che sta ormai diventando uno dei simboli riconosciuti dell’identità cittadina: un personaggio che proviene dal profondo sostrato contadino da cui viene la Perugia di oggi, un personaggio insofferente di ogni prepotenza e capace, con la sua satira di mettere in ridicolo la prosopopea dei potenti e i vizi della società, insomma di cantarle e suonarle come si deve.

Anche per le “Giornate del Bartoccio” 2014, numerosi sono gli artisti, gli scrittori, i musicisti, i ricercatori, gli esperti che renderanno ricche ed intense le tante iniziative predisposte. L’intento è quello di offrire un programma che faccia spazio al divertimento popolare mantenendo sempre un buon livello culturale. Anche quest’anno, tutte le iniziative prevedono l’ingresso libero e gratuito.

Intanto, va notato che le “Giornate” coprono l’arco di quindici giorni di carnevale, dal 15 febbraio al 1 marzo, più due anteprime a gennaio: una notevole dilatazione dei tempi, segno di per sé della sua crescita. Inoltre, quest’anno saranno affrontati, oltre ai temi tradizionali, anche quelli del cibo (i dolci carnevaleschi), della canzone e dei giochi di carte, con iniziative che, oltre a illustrare i risultati delle ricerche storiche della Società del Bartoccio, proporranno ai partecipanti anche degustazioni di dolci e gare di briscola. 

Un elemento importante, che caratterizza soprattutto le “Giornate” di quest’anno, è la collaborazione avviata con molte associazioni cittadine, che ha portato alla diffusione delle iniziative in molti borghi e rioni della città; inoltre le associazioni, insieme alla Società del Bartoccio, sono decise quest’anno a rilanciare il carnevale in Piazza, con il Bartoccio come protagonista.

Le Anteprime delle “Giornate del Bartoccio” si sono tenute il 17 gennaio a Pretola, con l’incontro tra Bartoccio e Carnevalino, con scambi di bartocciate, frecciate satiriche e bicchieri di vino; ed il 29 gennaioa Monteluce con le Bartocciate di ieri e di oggi: immagini e letture della tradizione del Bartoccio.

Le Giornate del Bartoccio avranno inizio sabato 15 febbraio con l’inaugurazione alla Galleria Artemisia della mostra Maschere. Nove artisti incontrano la maschera del Bartoccio, a cura di Marco Vergoni: si tratta dell’interpretazione del personaggio perugino nelle opere di Interverranno Andrea Cernicchi e Antonio Carlo Ponti. Al termine, rinfresco offerto da La Cantina del Bartoccio di Trevi.

Un concerto di grande interesse sarà tenuto domenica 16 febbraio, all’Auditorium S. Cecilia: si tratta di Festa umbra, un concerto di musica e canti popolari umbri del noto gruppo vocale e strumentale dei Sonidumbra, che in tale occasione presenteranno i loro nuovi cd: Festa umbra e Filomè. La settimana successiva è dedicata all’elemento centrale e qualificante delle “Giornate”, che viene sperimentato quest’anno, e cioè l’apertura di una serie di Laboratori delle Bartocciate, veri e propri laboratori di scrittura satirica dialettale, tenuti da Walter Pilini: si teranno il 17 febbraio a Rivivi il Borgo di P. S. Antonio, il 18 febbraio a Vivi il Borgo di P.S.Angelo, il 19 febbraio al Circolo del Tempo Bono, e il 20 febbraio in Via della Viola. I testi che usciranno dai laboratori potranno poi essere usati nelle varie manifestazioni del carnevale perugino.

Per sabato 22 febbraio è prevista un’altra novità: uno spettacolo (alla Sala S. Martino al Verzaro) di Nuove canzoni perugine, con testi di Renzo Zuccherini su motivi musicali tradizionali; canta Gianfranco Gonnella, alla fisarmonica Marcello Radicchi, al tamburello Marcello Ramadori, con la partecipazione di Mariella Chiarini. Non solo si tratta di canzoni nuove, ma di una innovativa operativa culturale che vuol ridare attualità agli antichi ritmi popolari come il trescone, la manfrina, il ballo della sala, ecc., con un effetto che sarà senz’altro piacevole e divertente.

E per il pomeriggio di domenica 23 febbraio è previsto, nel Centro storico, Il Carnevale perugino del Bartoccio, grande evento a cura delle associazioni del centro, con laboratori, corteo, spettacoli. Ed ecco una dolce sorpresa per lunedì 24 febbraio, alla sala S. Anna: le Dolci Bartocciate, cioè la presentazione della ricetta ottocentesca del dolce del carnevale perugino, ritrovata grazie alle ricerche coordinate da Francesca Silvestri della Associazione Italiana di Gastronomia storica, con la partecipazione di Silvana Andreani, Rita Boini, Chiara Giontoni. Al termine, come è giusto, assaggio delle Bartocciate dolci preparate da Silvana Andreani, dell’agriturismo L’Alberata di Collepepe

Un momento di grande interesse culturale sarà offerto il 25 febbraio, al Teatro di Figura, con il convegno Le parole ritrovate. La poesia dialettale in Italia e a Perugia, coordinato da Renzo Zuccherini, con la partecipazione di Walter Cremonte, Ombretta Ciurnelli, Vincenzo Luciani, Sandro Allegrini e Walter Pilini. Si tratta senza dubbio del primo tentativo di avviare una riflessione seria e approfondita sul tema della poesia in dialetto, al di là del folclorismo e del bozzettismo strapaesano.

Una riscoperta delle tradizioni popolari legate al carnevale dei borghi perugini sarà fatta il 27 febbraio, al Circolo del Gotto, da Ornero Fillanti, che ha svolto sul tema una sua curiosa e interessante indagine; introduce Walter Pilini. Torna anche quest’anno il riuscito esperimento di avvio alla pratica del ballo popolare, il 28 febbraio al Teatro di figura Perugia, ove si animerà il laboratorio di trescone e saltarello, a cura di Sonidumbra, con Simona Fioretti.

Lo stesso giorno, e sempre al Teatro di figura, Giancarlo Palombini e Daniele Parbuono ci intratterranno con una conversazione-racconto-immagini-oggetti del Segalavecchia, la rappresentazione contadina di metà quaresima tipica del territorio perugino. Ancora il 28 febbraio, lungo corso Cavour, il Distretto del sale presenta i Tamburi del Bartoccio, una trascinante esibizione dei percussionisti di Tetraktis e delle Bartocciate in piazza. La giornata sarà conclusa al Circolo del Tempo bono con la cena del Bartoccio al Borgo Bello.

Il momento conclusivo di questo crescendo di iniziative è sabato 1 marzo, che anticamente era (e deve tornare ad essere) la festa di Ercolano, defensor civitatis: si comincia alla Sala dei Notari, con il Grande spettacolo dei burattini a cura di Tieffeu, intitolato quest’anno Il Bartoccio estraterrestre, su testi di Renzo Zuccherini, con l’allestimento e la regia di Mario Mirabassi, disegni di Marco Vergoni; nuove avventure esilaranti e nuove puntate satiriche del mordace e irriverente burattino-maschera, con la messa in scena di alcuni noti personaggi pubblici locali.

Si prosegue a Vivi Il Borgo, in corso Garibaldi, con la presentazione de Le carte perugine del Bartoccio, un progetto di Renzo Zuccherini realizzato con i disegni di Marco Vergoni (ed. Futura, Perugia); le nuove carte saranno direttamente sperimentate con un grande torneo di briscola. Infine, per rifocillarci dopo tante iniziative, a Vivi Il Borgo ci sarà la cena del Bartoccio al Borgo d’Oro (prenotazione obbligatoria entro giovedì 27 febbraio: tel 340 2831959), il cui livello gastronomico è garantito dalla guida esperta di Primo Tenca.

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