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ASCOLTATI PER VOI Il concerto: il mitico Brufani si colora di jazz e di blues

Il Brufani si colora di jazz e di blues. Perugia – grazie al Jazz Club – porta sugli scudi Cyrille Aimèe, giovane cantante franco-dominicana, già conosciuta nella città del Grifo per essersi esibita a Umbria Jazz qualche anno fa. Insieme a lei, una compagine di musicisti internazionali: Hila Kulik, pianista israeliana, ex bambina prodigio, Zach Mama (percussioni), Wayne Tucker, trombettista portentoso (spesso con la civetteria di due strumenti, uno in bocca e uno in mano, alternativamente), e Matteo Bortone, che funge da interprete quando Cyrille inciampa (e succede spesso) nella lingua di Dante. Ne esce un concerto fresco che coniuga efficacemente stilemi tipici del gipsy jazz e raffinatezze intrise d’esotismo. La voce è comunicativa, lo stile raffinato e spesso libero dai lacci del vocalismo puro.

Tranne quando il pentagramma si tinge di blues, e la singer si appoggia ai virtuosismi del solo basso acustico. Cyrille Aimée propone motivi scritti a quattro mani con Tucker che duetta in sottofondo, anche con la voce, in appoggio e controcanto: si tratta di pezzi evocativi, dal contenuto tutt’altro che banale, spinti nei territori del pop di eccezionale raffinatezza.

Poi escono tutti e resta in scena solo la Aimée che – appoggiandosi all’elettronica – fa un “one woman show” sovraincidendo una base vocale e lasciando quel tappeto sonoro come accompagnamento a una performance di grande suggestione. Un concerto emozionante, di spessore affabulatorio, oltre che musicale, con un flusso di complicità che corre tra i musicisti e non sfugge al pubblico smaliziato del Jazz Club perugino. Un solo bis, dietro insistenza del pubblico. Ma c’è da dire che cantante e musicisti non si sono risparmiati. E specialmente Cyrille Aimèe si è spesa a livello di corde vocali, non meno che sul piano di un dinamismo fisico di rara seduzione e spiccato appeal. Per la gioia (palpabile, anche se non esibita) di Carlo Pagnotta, Marcello Migliosi e Nicola Miriano. Non c’è che dire: un’organizzazione impeccabile che non perde un colpo. I prossimi appuntamento sul sito dell’Associazione.

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