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L'opera di Burri e il clarinetto di Arbonelli: l'Umbria a Capodimonte

C’è un po’ d’Umbria a Capodimonte. Dove musica e arte si incontrano… a livelli stratosferici. Concerto del clarinettista internazionale, perugino doc,  Guido Arbonelli. Evento di  lusso, consacrato a un’opera di Burri (quello dell’anno scorso era dedicato a “Parade” di Picasso). La composizione fa capo a Rosalba Quindici, pianista e autrice, oltre che ideatrice di nuove linee musicali, improntate a sperimentazioni ardite e inusuali.

Esperienze entusiasmanti, ma perfettamente naturali, se si riflette sul fatto che l’arte è tale, per declinata che sia con linguaggi diversi. Specie se prende a riferimento due geni innovativi come Picasso e il nostro Burri. È dunque sempre più proficua la collaborazione artistica tra il clarinettista perugino Guido Arbonelli e Rosalba Quindici, una delle personalità più interessanti del panorama compositivo italiano.

Dopo aver realizzato la performance del giugno scorso per l’occasione – rara e preziosa – dell' esposizione del celebre "Parade" di Pablo Picasso, viene nuovamente commissionata alla compositrice un'altra opera ispirata al “Grande Cretto Nero" di Alberto Burri, per celebrare l'artista tifernate.

In programma, nella Sala Burri al secondo piano del Museo, “Lampi di materia”, azione mimico-musicale. La performance è il risultato di una ricerca sull’opera, realizzata da Alberto Burri appositamente per Capodimonte nel 1978 (da qui l’intitolazione della sala all’artista), per la sezione di arte contemporanea dell’edificio. L’esibizione, con coreografia di Rossella Petruzziello (che danzerà in scena) e della stessa Quindici, prevede anche le musiche eseguite da Guido Arbonelli al clarinetto e da  Lucio Miele alle percussioni. La nuova composizione di Rosalba Quindici, "Lampi di Materia", ha carattere fortemente sinestetico: vuol dunque essere un progressivo emergere di forme mimiche e di architetture sonore, basate sull'intreccio dei sensi, materiali sonori e giochi di luce. Verrà eseguita venerdì 29 dicembre ore 17.30 presso il Museo e Real bosco di Capodimonte a Napoli. Come già accaduto per " Parade", la compositrice, insieme ai performers, intende creare una sinergia tra la musica e l'arte. Sotto lo stigma del linguaggio universale, capace di colpire il cuore e la mente degli spettatori.

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