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Dall'Abbazia di Montecorona le note di pace e libertà per l'Ucraina

Oltre 100 musicisti hanno elevato la loro musica per lanciare un messaggio di speranza. E' stata promossa una raccolta fondi da destinare alla Croce Rossa di zona per supportare le famiglie in fuga dalla guerra

Oltre 100 musicisti sabato 23 aprile hanno elevato le loro note nell'Abbazia di Montecorona per lanciare un messaggio di pace e libertà per l'Ucraina.

Al termine del concerto, dove si è radunato un pubblico numeroso, sono stati raccolti 780 euro che sono stati devoluti al Comitato di Zona della Croce Rossa Italiana per supportare le famiglie ucraine in fuga dalla guerra presenti nel territorio.

Alla serata, promossa dal Chorus Fractae Ebe Igi e patrocinata dal Comune di Umbertide e dell'Associazione Regionali Cori Umbria (Arcum) hanno preso parte il sindaco Luca Carizia, la vicesindaco Annalisa Mierla e il presidente del Comitato della Croce Rossa di Città di Castello, Francesco Serafini.

Il concerto ha visto alternarsi la Banda Città di Umbertide diretta dal maestro Galliano Cerrini, l'Orchestra Giovanile "I Concertisti" diretta dal maestro Gianfranco Contadini, il Chorus Fractae "Ebe Igi" e il Coro Gospel Altotiberino diretti dal maestro Paolo Fiorucci e il Coro "Città di Piero-Domenico Stella" di Sansepolcro diretto dai maestri Bruno Sannai e Paolo Fiorucci, che hanno dato vita a un ricco e assortito programma musicale. La serata ha visto anche come soliste la cantante Carla Pucci nel corso dell'esecuzione di “C'era una volta il West” da parte della Banda Città di Umbertide e della soprano Alessandra Benedetti che ha accompagnato l'orchestra “I Concertisti”.

La serata è stata introdotta dai saluti del sindaco Luca Carizia, della presidente del Chorus Fractae Ebe Igi, Elvira Monni e del presidente della CRI Francesco Serafini.

Nel corso del suo intervento il sindaco si è congratulato con tutte le realtà musicali del territorio che si sono unite per questa nobile iniziativa e ha ricordato il valore della pace e dell'importanza delle musica come mezzo per raggiungerla. Il sindaco ha quindi ringraziato tutte le realtà associative che in questo momento sono impegnate nel territorio per l'accoglienza delle persone ucraine in fuga dalla guerra.

Durante concerto una signora ucraina, Maria Boyko e il nipote Mykhailo Nagornyak hanno letto una poesia in lingua ucraina tradotta in simultanea in italiano.

Successivamente il pedagogista Aldo Manuali ha interpretato un monologo tratto dal film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin.

La serata si è conclusa con l'esecuzione da parte di tutti gli oltre 100 musicisti che hanno preso parte all'evento dell'inno nazionale ucraino “Šče ne vmerla Ukraïny” e dell'Inno di Mameli, entrambi diretti dal maestro Galliano Cerrini.

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