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Umbria Jazz 2014: 200 concerti, 500 artisti per 9 giorni di grande musica

Partirà domani, 11 luglio, il Festival jazzistico internazionale a Perugia, che consolida ormai da anni la sua ascesa a capitale del jazz. Fino al 20 luglio grandi nomi della musica, concerti non stop, eventi collaterali, la vetrina contemporanea di young jazz a Palazzo della Penna e tante novità

Un tripudio di musica accenderà Perugia da venerdì 11 luglio, grazie all’attesissimo evento che, ogni anno, celebra nella città l’amore per il jazz, le grandi voci che ne hanno scritto la storia, gli interpreti più importanti, in un appassionato ed appassionante festival che richiama, tutti gli anni, migliaia di turisti dal mondo.

Le piazze e le strade, luoghi ancora immersi nel mistico ricordo dell’ascesi del jazz, torneranno ad abbracciare quelle note mai sepolte, le sublimi voci che ancora intonano vecchi standard jazzistici, in un vortice cosmopolita e dal sapore multietnico che riflettono lo spirito della musica.

I leggendari Herbie Hancock e Wayne Shorter, Dr. John, le splendide voci di Al Jarreau, Mario Biondi, Natalie Cole, Fiorella Mannoia, i pianisti Michel Camilo e Hiromi e il grande jazz italiano con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, sono solo alcuni dei nomi proposti in cartellone per questa 41° edizione di Umbria Jazz, che partirà in veste ufficiale domani, con il concerto “ Funk & Soul Night” di THE DAPTONE SUPER SOUL REVUE feat. SHARON JONES & THE DAP-KINGS

CHARLES BRADLEY all’Arena Santa Giuliana.

Poi  non stop e free music ai Giardini Carducci dalle 13 all’una di notte.

Inedita e sperimentale, la rassegna Young jazz a Palazzo della Penna, che torna, dopo il successo dell’anno scorso, con le proposte più raffinate ed innovative del jazz. Aprirà la rassegna Slivovitz, la formazione partenopea attiva dal 2001 dal sapore rock/ jazz  dalle forti incursioni etniche.

Una passione, quella di Perugia per il jazz, che in un quarantennio di festival a portato a far splendere nella città, i lustri degli immortali interpreti di sempre, consacrando il capoluogo umbro, quale eccelsa vetrina musicale degna di essere riconosciuta  a livello europeo. Da Sonny Rollins a James Brown, da Chet Baker a Carlos Santana, il Festival si è sempre più proteso verso una notevole apertura alle molteplici declinazioni che accompagnano il jazz, spaziando dal soul, al country, alle sonorità echeggianti il rock e il pop, ma anche blues e funky, per dar voce all’infinito universo musicale ed ai suoi colori.

Novità per quest’anno, sarà l’entrata al Festival del rap, il movimento musicale nato da una costola dell’hip hop, e divenuto fenomeno culturale in America già dagli anni 60. Sintomatico di un nuovo bisogno di dare voce ad uno spaccato della società, vive parte della sua vita nei ghetti disagiati di New York, nel sottobosco etnico che vede l’avanzata di lotte fra bande, criminalità, ma anche ribellione e voglia di “parlare”.

Dopo l’ondata di commercializzazione avviata negli anni 90, l’hip hop e i diversi stili che lo caratterizzano, cominciano a diffondersi nelle classifiche mondiali, divenendo un fenomeno alla “moda” riconosciuto ed apprezzato.

In esclusiva italiana per Umbria Jazz, arriva la leggendaria band hip hop “The Roots” punto di riferimento del mondo rap ma con un solido legame alla tradizione r'n'b . Si esibiranno sabato 19 luglio, all’Arena Santa Giuliana.

Tra gli eventi collaterali proposti dal Festival, I progetti degli studenti NID per il Manifesto di Umbria Jazz 14, in mostra  presso i Box Office di via Mazzini e di via Danzetta, dal 26 giugno al 20 luglio. Le proposte progettuali create dagli studenti del corso Graphic Design NID, spaziano intorno al concept dell’evento, approfondendo i temi legati al jazz, dalla composizione all’improvvisazione del sound, dalla passione dell’artista al coinvolgimento del pubblico, fino allo studio degli elementi vibranti del suono, resi tramite layout e caratteri grafici. 

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