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Economia

Sostenere i servizi sociali, pronti 20 milioni da Legacoop Umbria e Banca Prossima

Ottima iniziativa di Legacoop Umbria e Banca Prossima per un plafond di 20 milioni di euro destinati a progetti legati al walfare, alquanto in crisi visti i tagli lineari degli ultimi anni

Un piano di finanziamenti destinati al Walfare e a quelle cooperative e imprese che si occupano del sociale e che presentino dei lavori di innovazione riguardanti, appunto, il welfare, realizzando insieme un unico progetto finale. Un plafond di 20 milioni di euro messo sul tavolo da Legacoop Umbria e Banca Prossima, istituto di credito del Gruppo Intesa San Paolo specializzato per il terzo settore, che insieme lanciano il progetto 'Welfare Umbria'.

"In un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo - ha spiegato Andrea Bernardoni, responsabile ufficio economico di Legacoop Umbria -, in cui crescono i bisogni sociali dei cittadini, si riducono le risorse economiche da destinare al sistema di welfare e il sistema produttivo presenta sempre piu' difficolta', abbiamo deciso di lanciare questa sfida, mettendo a disposizione della comunità le nostre competenze per realizzare un programma di investimenti, finalizzato all'innovazione del welfare regionale".

Il primo passo sarà affidato all'attività di animazione congiunta, durante la quale le aziende presenteranno i loro lavori, in seguito alla raccolta di tutti i progetti, si passerà alla selezione finale di quelli più meritevoli e fattibili. A presentare i dettagli di 'Welfare Umbria', sono stati Andrea Bernardoni, responsabile ufficio economico di Legacoop Umbria e Gerardo Iula, responsabile commerciale di Banca Prossima, alla presenza di Maurizio Pulsoni, referente Banca Prossima area Umbria-Lazio, e Gianluca D'Igecco, responsabile relazioni di Banca Prossima.

"Questa partnership - ha detto Iula - unitamente alla collaborazione con Cassa di risparmio dell'Umbria è un passo importante verso la creazione di valore sociale, obiettivo statutario della nostra banca. Elemento forte, inoltre, è l'accesso ai Fondi Bei (Banca europea per gli investimenti), finanziamenti a costi più contenuti per sanità e istruzione, che noi mettiamo a disposizione".

"Con questa iniziativa - ha concluso Bernardoni - partendo dai bisogni dei cittadini e dai progetti delle imprese cooperative, intendiamo innovare la rete di servizi sociali, educativi e sanitari della nostra regione, avviando il percorso di costruzione di un nuovo welfare di comunità".

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