Vissani contro tutti nel giorno della presentazione della Festa della Cipolla: nel mirino vegani, cuochi-futuristi e politici
E ancora: contro i politici che pensano solo alla poltrona ma anche contro quegli imprenditori che importano prodotti di bassa qualità
Incontenibile, irriverente, sanguigno, fuori dagli schemi ma innamorato della tradizione umbra e italiana. Gianfranco Vissani - nel giorno della presentazione della sagra invernare più importante dell'Umbria: La festa della Cipolla Winter - ha gettato al vento l'ipocrisia del politicamente corretto e in "nome del made in Italy" ha sparato a zero contro i vegani (e fruttariani) ma anche contro chi cucina con l'ozoto, contro i politici che pensano solo alla poltrona ma anche contro quegli imprenditori che importano prodotti di bassa qualità dalla Spagna e altre parti del mondo.
Ma le pesanti accuse di Vissani, uno dei più importanti cuochi del mondo, colpiscono anche gli allevamenti intensivi che producono carne che "appena iniziate a cuocere su una padella si ritira trasformandosi un quadratino". E da umbro libero attacca anche quella parte di made in Umbria solo a parole, forsè un po' furbetto: l'olio mischiato con prodotti da fuori paese, le patate di Colfiorito che non sono di Colfiorito, le lenticchie di castelluccio che non sono di Castelluccio. Mette sotto i riflettori il sospetto che qualcuno intasca denari pubblici per fare il made in Umbria ma acquista la produzione da fuori regione.
Non è uno show di Vissani, è la battaglia di Vissani elevata al mille per mille con degli sfondoni destinati a suscitare polemiche aspre - in primis l'attacco ai Vegani -: "Abbiamo un problema, siamo alla deriva. Dobbiamo fermarci e ragionare su come tutelare la nostra produzione di qualità che di fatto è la nostra storia e tradizione". Un Vissani non risparmia anche certe mamme: "quelle che ti dicono di togliere il grasso dalla carne, da dove si trova un animale senza grasso... e poi magari danno delle mele da mangiare che sono state trattate da mille pesticidi".
L'ATTACCO AI VEGANI (VEDI IL VIDEO) - "I Vegani ammazzeteli tutti, rompono i coglioni dalla mattina alla sera. ma o escono i fruttariani. Io mi chiedo chi ce li chiama in televisione, perchè voi giornalisti li intervistate. Noi dobbiamo vivere la realtà, noi siamo persone oneste che compriamo le cose e cercano il prodotto che non fa male".
L'ATTACCO AGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI: "Sapete quanti pesticidi danno in un anno alle mele... e voi ve le mangiate tutte? Parliamo di questi allevamenti intensivi? Tra vacche, maiali... e i lepri, miliardi di capi in uno spazio ridico. Coltivazioni intensive? Che poi non sono prodotti italiani ma che arrivano dalla Spagna, perchè non è permesso sulle produzioni nostre di qualità... quello che permettono ad altri... fuori Paese. Noi siamo un altro mondo: famosi per l'olio, per il grano e per la nostra tradizione. Basta a tutta questa chimica che arriva in italia".
L'ATTACCO ALLA POLITICA - (VEDI IL VIDEO) - "Noi dobbiamo avere la certezza che acquistiamo un prodotto sano per noi, per i nostri figli, la terra è una e non ci sono cambi. Tiriamoci su le maniche, non solamente noi umbri, ma tutta l'Italia... siamo veramente alla deriva. E questi stanno facendo i bischeri perchè chi arriva prima alle elezioni per governare il Paese. Andassero a fanculo tutti.
L'ATTACCO AL MADE IN UMBRIA - "Questa piccola Umbria l'abbiamo distrutta non c'è più niente. Le lentichie di Castelluccio non si sa se arrivano anche dalla Grecia; la patata di Colfiorito... da dove viene? Tutta umbra o anche francese? C'è il latte per fare il pecorino? Insomma credo che sia chiaro che abbiamo diversi problemi. Dobbiamo ricostruire qualcosa di forte.