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Il vino umbro ha una vocazione esterofila, Coldiretti: "Export in crescita, siamo oltre i 34 milioni di euro"

L'elaborazione dell'associazione di categoria evidenzia un aumento dello 0,9%, le produzioni della regione protagoniste al prossimo Vinitaly

Il vino umbro piace all'estero. L'export cresce di quasi l'1% nel 2018 rispetto AL 2017, raggiungendo la quota di  34.362.000 euro. È quanto riferisce ColdirettiUmbria che ha elaborato gli ultimi dati Istat sul commercio con l’estero, in occasione del Vinitaly di Verona, il più importante appuntamento del settore al quale partecipa anche una nutrita rappresentanza di aziende agricole della regione.

"Il settore vitivinicolo umbro rappresenta al meglio la qualità delle nostre produzioni agricole - sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - che debbono essere sempre più valorizzate sia nei mercati nazionali che internazionali. Il futuro del Made in Italy - aggiunge Agabiti - dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività che è stata la chiave del successo nel settore del vino dove ha trovato la massima esaltazione la valorizzazione delle specificità territoriali".

In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, la superficie vitata ammonta circa a 13.000 ettari, con una dimensione media aziendale di poco superiore all’ettaro. La produzione media degli ultimi anni si è attestata intorno ai 700mila ettolitri. 13 le DOC; 2 le DOCG; 6 le IGT.

Intanto, un ampio spazio innovativo “Casa Coldiretti”, con tutte le diverse terre delle Doc e Docg d’Italia dove scoprire le nuove tendenze, i primati, le sfide e le curiosità del vino Made in Italy, con mostre, incontri e degustazioni, sarà aperto di fronte all’ingresso principale Cangrande della Fiera di Verona. Per la prima volta al Vinitaly, per iniziativa di Coldiretti, un padiglione nel verde per conoscere, vedere e toccare con mano i terreni dai diversi colori, origini, caratteristiche e consistenze che garantiscono ai vigneti quelle proprietà uniche ed irripetibili all’origine dei successi del vino tricolore.

Nei quattro giorni del Vinitaly si susseguiranno momenti dedicati ai nuovi trend del mondo del vino, dalla produzione ai consumi, con una particolare attenzione all’internazionalizzazione e alla sostenibilità ma anche curiosità con la presentazione di indagini, ricerche ed esposizioni mirate. Degustazioni con i produttori più innovativi del panorama nazionale saranno guidate dal coordinatore del comitato di supporto alle politiche di mercato del vino della Coldiretti, Riccardo Cotarella, ma per tutta la durata della manifestazione sono previsti anche incontri con buyer internazionali in collaborazione con l’Ice, l’Istituto italiano per il commercio con l’estero.

Infine lunedì prossimo, sempre al Vinitaly, il Gruppo Operativo “Wisheli”, promosso anche da Coldiretti Umbria, presenterà lo stato di avanzamento del progetto che mira allo sviluppo di nuove tecniche di produzione per il miglioramento della shelf-life dei vini umbri, finanziato nell’ambito della Misura 16 - Sottomisura 16.1 del Programma di Sviluppo Rurale dell’Umbria 2014-2020. Mercoledì toccherà ai Gruppi Operativi LCA e Multinet presentare a loro volta, lo stato di avanzamento delle proprie attività relative alla sostenibilità dei vigneti e allo sviluppo di nuove forme di multifunzionalità delle imprese agricole.

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